Nel dettaglio è stata inviata una lettera aperta alla Commissione. In quest’ultima le associazioni di categoria hanno effettuato una richiesta specifica. Chiedono di posticipare il termine per la consultazione. Secondo quanto riportato, l’implementazione delle regole per l’intelligenza artificiale in UE cambierà l’intero settore. Per questo motivo il termine imposto per rispondere alla consultazione pone una serie di sfide, considerando soprattutto l’arrivo dell’estate.
Per avere un’implementazione appropriate delle regole dell’AI Act è importante che le aziende in UE rispondano in modo adeguato. Per far ciò è necessario avere più tempo. Ecco perché le aziende richiedono un’estensione di tempo pari ad almeno due settimane.
È importante considerare che l’AI Act è entrato in vigore lo scorso 1 agosto. Le prime regole stabilite agiranno vietando l’impiego dell’AI in alcuni ambiti
. Ad esempio, è compreso l’uso indiscriminato nel riconoscimento dei volti immortalate nelle immagini di sorveglianza. Quest’ultime dovrebbero entrare in vigore a partire da febbraio 2025.Considerando i recenti sviluppi, è evidente quanto sia necessario un sistema di norme che regoli l’uso dell’intelligenza artificiale nell’UE. Affinchè ciò sia efficace, però, è necessario che le norme siano equilibrate. Inoltre, è importate che tutte le parti coinvolte vengano coinvolte nel processo. Il processo di consultazione nasce esattamente per suddetto motivo. La scelta mostra che si sta andando nella giusta direzione. Le aziende intendono impegnarsi, ma richiedono un maggiore lasso di tempo in vista delle vacanze estive.