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Micron: è possibile ottenere SSD economici? Ecco come

Il nuovo SSD client 2650 è stato presentato da Micron. Si tratta del primo dispositivo che usa la tecnologia NAND 3D a 276 strati e che promette prestazioni uniche. Ciò stabilisce, a tutti gli effetti, un vero record per l’azienda.

La nuova tecnologia NAND a 276 strati da vita a nuove future prospettive per l’intero settore degli SSD. Inoltre, promette prestazioni elevate e una maggiore efficienza energetica per tutti i dispositivi a partire dai prossimi anni.

Micron: ecco i dettagli sul nuovo SSD

Il dispositivo in questione si basa su una NAND Gen 9. Quest’ultima offre una velocità di I/O di 3,6 GB/s. Ovvero il 50% più veloce dei dispositivi presentati dalla concorrenza. Tale valore è stato presentato da Micron che ha inoltre aggiunto che garantirà il 99% in più di prestazioni in lettura. Mentre in scrittura si arriva all’88%.

Nel dettaglio, il Micron 2650 usa una memoria TLC (ovvero 3 bit per cella). Inoltre, presenta un’interfaccia PCIe 4.0. Il SSD di Micron viene presentato nel formato M.2

e presenta tre opzioni per quanto riguarda le dimensioni. Si tratta di 2230, 2242 e 2280. La capacità di memoria va da 256 GB a 1 TB.

L’azienda ha testato il nuovo SSD Micron con diversi prodotti appartenenti alla concorrenza. I risultati ottenuti sembrano mostrare risultati eccellenti in diversi benchmark. Nello specifico, sembra che il SSD Micron si sia distinto soprattutto nel test PCMark 10 Full System Drive Benchmark. Quest’ultimo, di solito, non è molto benevolo nei confronti di questo tipo di strumenti senza DRAM. Eppure, in tale test i risultati ottenuti hanno catalogato l’SSD Micron come il più performante su tutto il mercato.

A tal proposito TweakTown ha affermato che il dispositivo, nella versione da 1TB non è il più veloce del genere, ma rappresenta sicuramente il più potente mai realizzato. Tale risultato lo ha ottenuto classificandosi come quinto SSD PCIe Gen4. Un dispositivo che col tempo potrebbe aprire scenari interessanti nell’intero settore.

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Pubblicato da
Margareth Galletta