Il Washington Post riporta che, durante l’udienza davanti al Consiglio Nazionale per la Sicurezza dei Trasporti (NTSB), un’assistente di volo ha raccontato un momento di puro orrore: si è trovata costretta a chiedere ai passeggeri del volo Alaska Airlines diretto a Portland se qualcuno fosse stato risucchiato fuori dall’aereo.

“Quando ho visto per la prima volta il buco, ho notato cinque sedili vuoti,” ha confessato l’assistente agli investigatori dell’NTSB poco dopo l’incidente. “Ero assolutamente certa che avessimo perso delle persone attraverso quel buco e che ci fossero delle vittime.” Le sue parole, riecheggianti di paura e incredulità, sono state riportate durante le udienze di questa settimana.

Il dossier dei regolatori include migliaia di pagine di trascrizioni delle interviste con quattro assistenti di volo dell’Alaska Airlines, interrogati dopo l’incidente del 5 gennaio. I loro racconti dipingono un quadro di caos e panico: bambini urlanti, un bimbo di cinque anni non accompagnato al suo primo volo, e la terrificante sensazione della decompressione esplosiva quando il portellone è stato strappato via in pieno volo.

Il momento dell’incidente sembra uscito da un film dell’orrore. Il volo procedeva normalmente e aveva raggiunto i 16.000 piedi quando un sibilo ha preceduto un boato simile a un colpo di cannone. Le maschere d’ossigeno sono cadute, le luci si sono accese, e il panico si è diffuso come un’onda d’urto.

“È stato come un’eternità di puro sgomento,” ha confidato uno dei dipendenti dell’Alaska Airlines agli investigatori.

Nel tentativo di capire cosa fosse successo, un’assistente si è resa conto della gravità della situazione in un modo surreale: i capelli di una passeggera svolazzavano nel vento provocato dallo squarcio. È stato in quel momento che ha realizzato l’entità del danno: un enorme buco nella fuseliera dell’aereo.

“‘Abbiamo perso dei passeggeri,'” ricorda un’assistente di aver sentito dire da un collega. “‘Abbiamo perso dei passeggeri fuori dal finestrino.'”

Fortunatamente, questo scenario da incubo non si è concretizzato, ma l’incidente ha sollevato gravi domande sulla sicurezza dei voli Boeing e sulle procedure di manutenzione, gettando un’ombra inquietante sull’industria aeronautica.

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