I nuovi Pixel 9 di Google hanno finalmente introdotto un importante miglioramento nell’ambito dei sensori di impronte digitali. A differenza dei precedenti modelli che utilizzavano quelli ottici, i Pixel9 adottano un sensore ultrasonico avanzato. Il quale consente una notevole evoluzione nella sicurezza e nell’efficienza dello sblocco. Una notizia che in molti stavano attendendo. Tale cambiamento rappresenta un vero e proprio progresso per i dispositivi Google. In quanto, alcuni di essi, in passato avevano ricevuto critiche proprio per le prestazioni dei loro sensori di impronte. Ciò perché i modelli ottici, anche se hanno il loro fascino, tendono a essere meno precisi e affidabili rispetto agli ultrasonici. Esso infatti creano un modello tridimensionale delle impronte attraverso l’uso di onde sonore. Questo approccio consente così una maggiore precisione e funzionalità anche in condizioni non ideali. Come ad esempio, quando si hanno le dita umide o sporche.
Il nuovo sensore ultrasonico del Pixel 9, è fino al 50% più veloce rispetto al modello utilizzato nei predecessori. Questo avanzamento si deve all’impiego del Qualcomm 3D Sonic Gen 2. Considerato uno tra i più rapidi esistenti sul mercato. Vi sono però ancora alcune incertezze riguardo alla versione esatta da impiegare. La serie Galaxy S24 di Samsung utilizza un sensore leggermente diverso, il QFS4008. Particolarmente noto per le sue prestazioni superiori. Al momento però non vi sono ancora notizie ufficiali, dunque non è possibile parlare con certezza delle sue specifiche tecniche. È interessante notare che, a differenza della serie Pixel9, il PixelFold utilizza un sensore di impronte laterale. Questo miglioramento nella tecnologia di sblocco è solo una delle molte novità che Google ha introdotto con i suoi nuovi dispositivi, che includono anche orologi e auricolari. Per ulteriori dettagli su questi prodotti e le loro caratteristiche, non ci resta che attendere nuove indiscrezioni.