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WhatsApp introduce l’emoji a cuore per le reazioni agli stati

WhatsApp sta testando una nuova funzionalità che promette di trasformare il modo in cui gli utenti interagiscono con gli aggiornamenti di stato. La novità, attualmente in fase di test per gli utenti della beta Android nella versione 2.24.17.2, introduce la possibilità di reagire agli aggiornamenti di stato con un’emoji a forma di cuore, simile a quanto già visto su Instagram. Al momento, solo un ristretto gruppo di beta tester ha accesso a questa funzione.

 

Un solo tocco per interagire al messaggio

Finora, la risposta agli aggiornamenti di stato avveniva esclusivamente attraverso l’invio di un messaggio. Con l’introduzione di questa nuova opzione, gli utenti potranno esprimere il loro apprezzamento con un semplice tocco su un’emoji. Ogni volta che qualcuno reagirà al vostro stato, riceverete una notifica che vi informerà dell’interazione. Inoltre, sarà possibile vedere chi ha espresso il proprio apprezzamento, visualizzando un elenco di “Mi piace” accanto alla lista di chi ha visualizzato il vostro stato. Per chi preferisce non ricevere tali notifiche, WhatsApp

ha previsto la possibilità di disabilitarle direttamente dalle impostazioni.

WABetaInfo, che ha scoperto per primo questa novità, sottolinea che tutte le reazioni sono protette dalla crittografia end-to-end. Questo significa che solo l’autore dell’aggiornamento di stato potrà vedere chi ha reagito, garantendo così la massima privacy.

Questa funzionalità rappresenta solo una delle tante novità in fase di sviluppo per WhatsApp. Recentemente, sono emerse notizie su temi di chat personalizzabili per Android e su un aggiornamento che potrebbe includere la libreria GIPHY e un creatore di sticker integrato direttamente nell’app.

Attualmente, la funzione di reazione agli stati è accessibile solo ai partecipanti del programma Google Play Beta di WhatsApp. Non è ancora chiaro quando questa novità sarà disponibile per tutti gli utenti, ma è evidente che WhatsApp sta lavorando per arricchire l’esperienza di condivisione degli stati e avvicinarsi alle opzioni offerte dalle altre popolari piattaforme social.

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Pubblicato da
Margherita Zichella