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WhatsApp: la nuova truffa a cui dovete prestare attenzione

Se siete degli utenti molto soliti utilizzare WhatsApp probabilmente in queste ultime settimane sarete incappati in una nuova truffa che sta colpendo tutti gli utenti e nello specifico anche quelli italiani, su WhatsApp infatti sta recentemente circolando un messaggio truffaldino che cerca di indurre la vittima in errore per portarla a consegnare i dati sensibili o sotto l’inganno o sotto ricatto.

A quanto pare i truffatori hanno scoperto che WhatsApp può essere un ottimo mezzo di comunicazione per riuscire a raggiungere una fetta di utenti decisamente più ampia di quella raggiungibile tramite e-mail o SMS, ecco dunque che in Italia in questi giorni stanno circolando tantissimi messaggi fraudolenti pensati appunto a tal scopo.

Generalmente questa tipologia di messaggio viene ricevuta da numeri non salvati all’interno dei nostri contatti e che presentano un prefisso decisamente poco comune, il vostro numero sicuramente sarà finito nelle mani dei truffatori a causa della presenza di database rubati in circolazione nel dark web o probabilmente prelevato all’interno di gruppi Telegram all’interno dei quali vi siete iscritti anche per caso.

 

Il messaggio fraudolento

Come potete ben vedere il messaggio esordisce in maniera del tutto casuale richiedendo banalmente la vostra attenzione, in caso però di risposta scatterà il tentativo di truffa vero e proprio che prenderà vita in una strategia di ingegneria sociale pensata per farvi abbassare la guardia, generalmente si tratta di proposte legate a guadagni facili o ricatti sessuali.

Onde evitare conseguenze irrecuperabili o ulteriori problemi il consiglio da seguire è molto semplice, non rispondete al messaggio è bloccato l’utente che ve l’ha mandato, magari segnalate il tutto anche a WhatsApp per sicurezza, ovviamente a tutto ciò dovete abbinare anche tanta informazione, essere a conoscenza dei nuovi metodi di truffa e a dir poco indispensabile per proteggersi da tutte le possibili varianti entrate in circolazione.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve