Il continuo impegno di Google per migliorare il sistema operativo Android si traduce ora in una novità rilevante nel campo della sicurezza. Di recente, il gigante della tecnologia ha annunciato una nuova funzionalità antifurto. La quale si avvale dei sensori integrati negli smartphone per proteggere i dispositivi. Questa soluzione innovativa utilizza i dati forniti dall’accelerometro e dal giroscopio per rilevare movimenti che potrebbero indicare un tentativo di furto. Quando il sistema rileva che il telefono è stato strappato di mano, si attiva automaticamente un blocco antifurto. Cosa che impedisce immediatamente l’accesso non autorizzato al device rubato.
La funzione di blocco antifurto è attualmente in fase di test in Brasile. In cui è disponibile per tutti coloro che parteciperanno ad un programma beta selezionato. Questi utenti stanno già segnalando l’efficacia della nuova misura di sicurezza. La quale si basa su sofisticati algoritmi per analizzare i dati dei sensori e determinare se il telefono è stato sottratto. Soluzione progettata per tentare ad andare oltre le tradizionali opzioni di protezione. Come i PIN e i movimenti di sblocco. Con la crescente preoccupazione per la sicurezza dei dispositivi mobili, l’inclusione di questa funzionalità rappresenta dunque un passo avanti molto importante nella protezione dei dati personali degli utenti.
Google ha pianificato di estendere questa innovativa funzionalità a livello globale. Cosa che avverrà una volta che il test beta in Brasile sarà completato e considerato sufficientemente stabile. Essa verrà implementata tramite GooglePlayServices e sarà compatibile con tutti i dispositivi Android che eseguono la versione 10 o quelle successive. Ciò significa che, una volta rilasciata, i clienti Android potranno già beneficiare di questa innovativa soluzione senza limiti. In quanto è in grado di integrarsi perfettamente con tutti gli altri strumenti di sicurezza offerti dal sistema operativo. Come ad esempio, il Blocco remoto e la cancellazione dei dati.
Il team di Google così, continua a lavorare per perfezionare questa funzionalità, con l’obiettivo di renderla disponibile in altri mercati il prima possibile. La speranza infatti è che, con l’adozione globale, essa possa diventare uno standard di sicurezza essenziale per tutti gli smartphone.