L’arrivo dei nuovi Pixel 9 sul mercato smartphone promette di presentare uno scenario del tutto nuovo per l’intero settore. Con i suoi nuovi dispositivi e le sue quattro versioni Google dimostra il suo impegno nell’arricchire un settore che risulta sempre essere in fermento.
Parte integrante di tale processo è l’introduzione dell’intelligenza artificiale. A tal proposito, Gemini risulta essere un elemento fondamentale per i nuovi dispositivi Pixel di Google. Sembra però che ci siano anche alcuni intoppi. Con i nuovi dispositivi arriva il SoC Tensor G4 che mette dei limiti alle prestazioni del dispositivo. Inoltre, i nuovi smartphone sono caratterizzati dalla presenza di Android 14. Inizialmente si pensava ad un lancio in contemporanea ad Android15, ma dati alcuni ritardi, Google ha preferito separare le due cose.
Google Pixel 9: ecco cosa non accontenta gli utenti
I nuovi smartphone dell’azienda di Mountain View presenta un dettaglio che non è stato preso di buon grado dal pubblico.
La nuova gamma presenterà ancora le memorie UFS 3.1. L’atteso passaggio ad una versione più veloce (le UFS 4.0) non è dunque ancora disponibile. Nonostante siano attese ormai da tempo (già con i Pixel 8).
Per i nuovi dispositivi saranno presentati in quattro versioni per quanto riguarda la memoria. Nello specifico si tratta di 128, 256, 512 GB e 1 TB.
In molti hanno notato una controtendenza in tal senso. Il modello base, infatti, anche quando si basa della variante Pro, continua a presentare 128GB di storage. A tal proposito, si è espresso il supporto tecnico di Google. Quest’ultimo ha confermato che tutti i dispositivi Pixel 9 di Google utilizzeranno memorie UFS 3.1. Ciò significa che non saranno presenti grande differenze, a tal proposito, tra le quattro varianti presentate. Si tratta di scelte che stanno facendo discutere molti utenti.
Considerando che i nuovi dispositivi Google puntano sull’AI utilizzare una memoria più lenta crea molte preoccupazioni sulla velocità e le prestazioni finali degli smartphone.
D’altronde le memorie UFS 4.0 raddoppiano le prestazioni dei dispositivi e promettono un miglioramento sostanziale rispetto alla generazione precedente. Ciò vale sia in lettura che in scrittura. Dettagli importanti che potrebbero migliorare la velocità e le prestazioni degli smartphone.
E non è tutto. Le memorie UFS 4.0 presentano un ulteriore vantaggio: consumano molto meno. Ciò significa che apportano grandi vantaggi anche dal punto di vista dei consumi energetici.
Ma cosa ha spinto Google a prendere tale scelta? Alcuni hanno ipotizzato che possa essere dipeso dai costi. Utilizzare memorie più “vecchie” poteva portare ad una diminuzione dei costi finali. Eppure non è così. I nuovi Pixel 9 presentano un costo più elevato rispetto ai modelli della generazione precedente.