La cattura dell’anidride carbonica (CO2) è una tecnologia cruciale nella lotta contro i cambiamenti climatici e per raggiungere gli obiettivi di emissioni zero. Tuttavia, i metodi attuali di cattura sono ancora troppo costosi, frenando la loro diffusione. Un’innovazione promettente arriva dai ricercatori dell’Università di Newcastle, che hanno sviluppato una membrana innovativa in grado di separare la CO2 dall’aria sfruttando la differenza di tensione elettrica dell’umidità atmosferica, senza ricorrere a calore o pressione.
Il processo di DAC e i suoi limiti attuali
Questa tecnologia, conosciuta come Direct Air Capture (DAC), è uno dei principali ambiti di ricerca per combattere il cambiamento climatico. Anche se la DAC deve ancora essere testata su larga scala, essa rappresenta una potenziale soluzione per raggiungere gli obiettivi climatici globali. L’ultimo rapporto dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) sottolinea che tecnologie come la DAC saranno essenziali per mantenere il riscaldamento globale vicino alla soglia di 1,5 gradi Celsius prevista dall’Accordo di Parigi.
L’attuale processo di DAC è limitato dalla suo elevato costo. Questo è dovuto al fatto che la concentrazione di CO2 nell’aria è molto più bassa rispetto a quella presente nei gas di scarico industriali, come quelli di una centrale elettrica. Di conseguenza, la cattura di CO2 richiede ingenti quantità di energia. La membrana sviluppata dai ricercatori britannici, descritta in uno studio pubblicato su Nature Energy, potrebbe rivoluzionare questo campo. La membrana utilizza le naturali differenze di umidità per separare la CO2 dall’aria e accelerare il suo trasporto attraverso il materiale senza ulteriori input energetici.
Il successo del progetto dipende dalla modellizzazione molecolare dei processi all’interno della membrana. Questo passaggio è cruciale per ottimizzare il processo di cattura della CO2 sfruttando l’umidità. Ma affinché la DAC possa essere inclusa nelle strategie globali per il cambiamento climatico, è essenziale sviluppare metodologie contabili basate sulla valutazione del ciclo di vita (LCA). Attualmente, le linee guida IPCC non offrono una metodologia specifica per la DAC, impedendo di includere il carbonio rimosso con questa tecnologia nei bilanci di mitigazione della UNFCCC (Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici).