L’arrivo del Covid ha portafo ad una crisi del settore dei chip. il nuovo provvedimento ha dunque lo scopo di rianimare il mercato. Inoltre, mira a creare una maggiore autonomia dell’America rispetto delle altre industrie. L’annuncio è avvenuto dall’azienda stessa. Nel dettaglio, il provvedimento prevede la ricezione, come conseguenza degli investimenti, tra i 6 e gli 8 miliardi di credito di imposta. Come comunicato nell’annuncio sembra che tali fondi abbiano lo scopo di favorire una fornitura geopolitica
di semiconduttori affidabili.Come dichiarato da Haviv Ilan, presidente e CEO di Texas Instruments, il Chips Act espande la capacità produttiva dei semiconduttori in tutti gli Stati Uniti. In questo modo l’intero mercato può diventare più forte. Tutto ciò ha lo scopo di rendere gli Stati Uniti leader nella produzione dei semiconduttori. Al momento circa il 10% di quest’ultimi viene prodotto in America a livello mondiale. In tal senso, gli 1,6miliardi che dovrebbe ricevere con tale provvedimento Texas Instruments rappresenta una parte piccola dell’intero investimento. Quest’ultimo, infatti, comprende 18 miliardi di dollari.
Come anticipato le fabbriche che riceveranno i fondi sono due in Texas, nello specifico a Sherman, e una a Lehi (Utah). Quest’ultime condivideranno tra loro sia risorse tecnologiche che umane per produrre semiconduttori con nodi tra i 28 e 130 nanometri. Un intervento particolarmente rilevante che punta a rendere gli Stati Uniti sempre più autonomi in tutto il settore tecnologico.