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Google elimina la plastica dagli imballaggi dei suoi prodotti

Google ha recentemente compiuto una mossa significativa nella lotta contro l’inquinamento da plastica, annunciando l’eliminazione totale dei materiali plastici dagli imballaggi dei suoi prodotti Pixel, Nest e Fitbit. Questo cambiamento, sebbene possa sembrare modesto, rappresenta un passo importante verso una maggiore sostenibilità ambientale.

 

Google sceglie la sostenibilità ambientale

Tradizionalmente, gli imballaggi dei dispositivi elettronici includono componenti plastici come involucri e vassoi, che spesso vengono immediatamente scartati dopo l’acquisto. Questi materiali contribuiscono all’accumulo di rifiuti plastici, difficili da biodegradare. Con la decisione di Google di abolire completamente questi elementi plastici, l’azienda riduce l’impatto ambientale legato ai suoi prodotti.

Mentre colossi del settore come Apple e Samsung hanno fissato il 2025 come obiettivo per eliminare la plastica dai loro imballaggi, Google ha anticipato questo traguardo grazie alla sua produzione più contenuta. Questo risultato dimostra che anche le aziende di dimensioni più piccole possono dare un contributo significativo alla riduzione della plastica.

L’iniziativa di Google

potrebbe avere un effetto domino nel settore tecnologico. Se i consumatori apprezzeranno questo cambiamento, è probabile che altre aziende, come OnePlus e HMD, decidano di adottare pratiche simili. Anche Amazon ha fatto passi avanti in questa direzione, riducendo drasticamente l’uso di pluriball nelle sue spedizioni in Nord America e puntando a eliminarli completamente entro la fine del 2024.

 

Meno plastica, più futuro

La sostenibilità ambientale dovrebbe essere un obiettivo comune, al di là delle questioni politiche o ideologiche. Sebbene le grandi aziende investano in materiali riciclati e altre innovazioni, anche i piccoli cambiamenti, come quello adottato da Google, sono fondamentali e meritano di essere riconosciuti.

Google dimostra così che è possibile combinare innovazione tecnologica e responsabilità ambientale. Ora, è il turno degli altri attori del settore e dei consumatori di contribuire a un futuro più sostenibile, facendo propri questi principi e sostenendo ulteriori progressi verso un ambiente più pulito.

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Pubblicato da
Margherita Zichella