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xMEMS: i dispositivi mobili cambiano con le nuove ventole

È stata presentata sul mercato una nuova “ventola” da xMEMS ideata per i dispositivi mobili. Quest’ultima è riservata ai dispositivi mobili, è spesso un solo millimetro e fatta in silicio. La ventola di xMEMS si distanzia però dal motorino che fa girare le pale all’interno dei computer. Nel caso degli smartphone la tecnologia è stata definita “a stato solido“. Quest’ultima usa la corrente elettrica per muovere delle lamelle e generare così aria. Ma come funziona?

La nuova ventola xMEMS arriva sul mercato

Il dispositivo è stato denominato XMC-2400 ed è in grado di muovere fino a 39 cc al secondo di aria. Inoltre, genera una back pressure pari a 1.000Pa. Secondo quanto dichiarato da xMEMS la ventola ha ricevuto la certificazione IP58. Ciò significa che resiste all’aria e ai liquidi. Elemento questo da non sottovalutare considerando che è indirizzata al mercato degli smartphone.

La ventola XMC-2400 è disponibile con due specifiche configurazioni. La prima comprende l’estrazione dai lati. Mentre la seconda all’esterno. Il dispositivo presenta dimensioni

pari a 9,26 x 7,6 x 1,08 mm. Il peso invece è di 150 milligrammi. Per quanto riguarda i consumi elettrici, quest’ultimi sono pari a 30 milliwatt.

Come anticipato, la ventola è in silicio. Ciò garantisce l’assenza di rumore. Inoltre, il dispositivo non vibra. Considerando quanto detto, xMEMS definisce la sua nuova tecnologia come l’opzione ottimale. Ciò non solo per gli smartphone, ma anche per altri dispositivi come console handheld, VR e tablet. Si tratta, dunque, di tutti i dispositivi in cui c’è un minore spazio e la dissipazione passiva non risulta sufficiente.

È però importante considerare che i dispositivi mobili sono sigillati. Dunque, bisognerà comprendere come xMEMS intende superare il limite rappresentato dall’impossibilità di scambiare aria tra interno ed esterno del dispositivo. Anche considerando tale dubbio, la nuova ventola rappresenta ugualmente un passo avanti importante per il settore dei dissipatori passivi.

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Pubblicato da
Margareth Galletta