A breve, con molta probabilità nell’autunno del 2024, Google rilascerà il suo nuovo modello di smartwatch, il Pixel Watch 3.
Il nuovo orologio digitale di Google ha creato diverse aspettative negli utenti che si aspettano dei miglioramenti sostanziali rispetto alla versione precedente dello smartwatch.
Non essendo ancora stato ufficialmente rilasciato non si conoscono con precisione le caratteristiche tecniche del nuovo Pixel Watch 3, tuttavia ci sono delle indiscrezioni a riguardo.
Per quanto riguarda il design Google potrebbe decidere di utilizzare dei materiali molto resistenti, cinturini assolutamente intercambiabili e ovviamente l’impermeabilità e la resistenza all’acqua.
Il display dovrebbe avere una dimensione tra 1,2 pollici e 1,4 pollici e un’alta risoluzione, mentre il sistema operativo sarà con molta probabilità Wear OS.
Per quanto riguarda invece le funzionalità più avanzate, lo smartwatch di Google dovrebbe effettuare il monitoraggio del sonno, il monitoraggio del ciclo mestruale e anche un’opzione per rilevare le cadute accidentali.
Nonostante tutte queste incredibili novità, non mancano le polemiche riguardo a una scelta di Google che riguarda il nuovo Pixel Watch 3.
Google, perché il nuovo Pixel Watch 3 non sarà riparabile?
Infatti, Google ha deciso di continuare la linea seguita con i vecchi modelli di smartwatch, rendendo il Pixel Watch 3 non riparabile.
Se lo smartwatch dovesse rompersi si potrà procedere soltanto con la sostituzione del dispositivo e non con la riparazione. Ovviamente la garanzia coprirà soltanto alcuni danni, mentre per avere una sicurezza aggiuntiva potrebbe rendersi necessaria l’attivazione di un’assicurazione aggiuntiva, il Preferred Care.
I motivi che spingono Google ha seguire questa linea e rendere i suoi smartwatch irreparabili sono diversi. Innanzitutto bisogna tenere in considerazione il fatto che si tratta di dispositivi compatti ma allo stesso tempo molto sottili, creati con dei materiali difficili da riparare. Inoltre, il fatto di essere resistenti all’acqua, li rende molto più difficili da riparare.
D’altra parte si potrebbe anche trattare di una semplice strategia commerciale, per incoraggiare gli utenti a cambiare ciclicamente lo smartwatch, in favore di dispositivi sempre più recenti.