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Z Fold 6 Slim di Samsung: titanio per la leggerezza, ma a quale costo?

Samsung starebbe pensando all’uscita sul mercato di un nuovo incredibile dispositivo: il Z Fold 6 Slim.

Il nuovo smartphone, che non è stato ancora ufficializzato a differenza degli altri pieghevoli, il Galaxy Z Fold 6 e il Galaxy Z Flip 6, Potrebbe portare delle novità davvero sensazionali per quanto riguarda gli smartphone pieghevoli.

Per quanto riguarda le caratteristiche tecniche, non essendo stato ancora annunciato come dispositivo, non si conoscono con sicurezza. Tuttavia è possibile fare delle congetture.

Già dal nome stesso, Slim, si può comprendere come il nuovo smartphone avrà un design molto più sottile e leggero rispetto agli altri modelli. Presenterà, ovviamente, ben due display, con quello interno che presenterà una risoluzione avanzata e una grandezza di 8 pollici, è quello esterno più sottile, con una grandezza di 6,5 pollici.

Il processore dovrebbe essere il nuovo Qualcomm Snapdragon, e il comparto fotografico potrebbe contare su una tripla o addirittura quadrupla fotocamera.

La resistenza e la leggerezza del nuovo Z Fold 6 Slim saranno date proprio dall’utilizzo di un materiale Premium, il titanio.

Tuttavia per utilizzare questo materiale, Samsung dovrà rinunciare a qualcos’altro.

Samsung: Titanio in cambio di cosa con il nuovo Z Fold sei Slim?

Come già detto, l’utilizzo del titanio in questo dispositivo donerà leggerezza e soprattutto resistenza, poiché si tratta di un materiale che riesce a resistere agli urti molto più facilmente rispetto all’acciaio e all’alluminio. Inoltre il titanio può rendere il dispositivo più resistente alla corrosione e ai graffi.

Infine, bisogna dire che si tratta di un materiale altamente riciclabile, che lo rende ottimo per la sostenibilità ambientale e allo stesso tempo ridurre le dimensioni dello smartphone.

Questi sono tutti i vantaggi di utilizzare il titanio come materiale per uno smartphone, tuttavia possono esserci anche degli svantaggi.

Il primo è quello di un probabile maggior costo di produzione e quindi di rivendita del dispositivo, mentre il secondo potrebbe essere la compromissione del digitalizzatore, un componente hardware che escluderebbe il supporto della S Pen.

 

 

 

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Pubblicato da
Federica Iazzi