BMW ha venduto 14.869 BEV contro i 14.561 di Tesla, questa è l’ultima notizia del mercato auto. Un sorpasso inaspettato? Non proprio. I modelli elettrici della casa tedesca, come le BMW iX1, i4 e i5, stanno conquistando sempre più consensi tra i clienti europei. Vincono grazie alla combinazione di tecnologia all’avanguardia e design raffinato. Nonostante la Tesla Model Y rimanga il SUV elettrico più venduto, ha registrato un calo del 16% nelle immatricolazioni rispetto allo scorso anno. Stessa sorte per la Model 3, che ha segnato un calo del 17%. Le vendite di Tesla, come noto, tendono a oscillare all’interno dei trimestri. Abbiamo visto picchi a giugno e una flessione nei mesi successivi. Il calo di Tesla ora non può passare di certo inosservato. A luglio dello scorso anno, l’azienda di Elon Musk aveva venduto ben 18.025 auto elettriche, una cifra significativamente più alta rispetto a quella di un mese fa. Una bella batosta.
Mercato altalenante e negativo per le elettriche, ma BMW ne esce vincitrice
La Volkswagen, che nel 2023 era seconda con 17.767 BEV, ha visto un calo drastico scendendo a 12.177 veicoli a luglio e dando anch’essa spazio alla VMW. Un crollo del 40% per la sua ID.4 non può che destare preoccupazione tra gli appassionati del marchio tedesco. Cosa ha reso dunque possibile il sorpasso di BMW? Senza dubbio, la crescita del 35% rispetto all’anno precedente oltre all’ampliamento della sua gamma elettrica che ha donato maggiore scelta agli acquirenti.
Mentre Tesla deve fare i conti con una flessione, BMW sta costruendo una solida reputazione nel mercato delle auto elettriche. Pian piano sta diventando la vera protagonista in Europa. Quali saranno dunque le prossime mosse di Tesla per riprendersi il primato? Elon Musk potrebbe già lavorare a nuove strategie di prezzo o promozioni per invertire questa tendenza e superare la BMW. Un altro dato interessante riguarda il calo generale delle immatricolazioni di BEV in Europa. A luglio il mercato ha segnato una flessione del 6% rispetto all’anno precedente. La quota complessiva è scesa dal 14,6% al 13,5%. Il calo delle vendite in Europa potrebbe riflettere una serie di fattori. Sicuramente vi è l’incertezza economica e l’aumento dei prezzi dell’energia, ma giocano anche le preoccupazioni per l’infrastruttura di ricarica.