L’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) sul mondo del lavoro continua a suscitare dibattiti accesi, e le recenti osservazioni di due economisti del Boston Consulting Group pubblicate dal World Economic Forum (WEF) aggiungono nuove prospettive a questa discussione. Gli esperti suggeriscono che, similmente alle rivoluzioni tecnologiche precedenti, l’AI potrebbe portare a una trasformazione profonda del mercato del lavoro, con effetti sia positivi che negativi.
Come influirà davvero l’AI nel futuro mondo del lavoro?
Secondo i ricercatori, nonostante alcune professioni possano essere sostituite dall’AI, l’effetto complessivo sarà probabilmente positivo, con la creazione di nuovi posti di lavoro che compensano quelli persi. Questa visione ottimistica si basa su analogie storiche, come l’introduzione dell’automobile, che tra il 1910 e il 1950 generò milioni di nuove opportunità lavorative, compensando abbondantemente i posti di lavoro che andarono perduti. Questi cambiamenti furono facilitati da innovazioni tecnologiche e da trasformazioni culturali e sociali.
Tuttavia, il paragone con il passato potrebbe non riflettere appieno le sfide uniche che l’AI porta con sé. Le rivoluzioni tecnologiche precedenti riguardavano principalmente il lavoro fisico, mentre l’AI impatta direttamente sulle attività cognitive, come la risoluzione di problemi e la creatività. Questo cambiamento potrebbe avere effetti più profondi e diffusi, alterando non solo il numero di posti di lavoro, ma anche le competenze richieste per ricoprirli.
L’abilità dell’AI di svolgere compiti precedentemente considerati esclusivamente umani suggerisce un cambiamento radicale nel panorama occupazionale. Questo potrebbe portare alla creazione di nuovi ruoli, ma anche a una maggiore pressione sugli stipendi e alla diminuzione del valore dell’esperienza professionale. Un sondaggio recente indica che molti professionisti IT temono che le loro competenze quotidiane possano diventare obsolete a causa dell’AI.
Inoltre, l’AI sta già trasformando diversi settori. Nel campo finanziario, ad esempio, si prevede che possa automatizzare molti ruoli esistenti, ma allo stesso tempo potrebbe dar vita a nuove posizioni, come quelle di responsabili della conformità e specialisti nella gestione dell’AI. Questi nuovi ruoli richiederanno competenze diverse e una nuova comprensione di come integrare l’AI nelle operazioni aziendali.
Una prospettiva difficile da inquadrare
In definitiva, mentre l’AI continua a evolversi, il suo impatto sul mercato del lavoro si preannuncia complesso e polimorfo. Sebbene la storia possa fornire indicazioni utili, le caratteristiche uniche dell’AI potrebbero guidarci verso scenari del tutto nuovi, in cui alcuni lavori vengono potenziati, altri sostituiti, e nuove professioni emergono in risposta all’automazione.