L'Unione Europea sempre più avanti nell'utilizzo delle energie rinnovabili, raggiungendo il 90% del fabbisogno di gas con due mesi d'anticipo.

Con oltre due mesi di anticipo rispetto alla scadenza stabilita, i serbatoi di stoccaggio di gas naturale in Europa hanno raggiunto una capacità dell’90%. Questo risultato significa che le riserve attuali sono sufficienti a coprire circa un terzo della domanda di gas durante i mesi invernali. È il secondo anno consecutivo in cui si raggiunge tale obiettivo prima della data del 1° novembre.

 

Il nuovo record di stoccaggio dell’Europa

Kadri Simson, commissario europeo per l’Energia, ha dichiarato che questo traguardo dimostra la preparazione dell’Unione Europea per l’imminente inverno, frutto di un intenso lavoro negli ultimi due anni e mezzo. Simson ha sottolineato che l’UE continuerà a monitorare attentamente la situazione per garantire che i livelli di stoccaggio rimangano elevati e per migliorare ulteriormente l’efficienza energetica e l’adozione delle energie rinnovabili.

Attualmente, undici dei ventisette Stati membri hanno raggiunto o superato la soglia del 90% delle riserve. Tra questi, si trovano Italia, Spagna, Svezia, Portogallo, Belgio, Austria, Repubblica Ceca, Germania, Romania, Slovacchia e Polonia. È particolarmente notevole la presenza della Germania in questa lista, dato che, nonostante la crisi economica in corso, il paese è riuscito a immagazzinare una quantità di gas adeguata a fronteggiare eventuali aumenti dei prezzi.

La Lituania, al momento, ha raggiunto il 70% delle riserve, ma ha ancora tempo per mettersi in pari con gli altri paesi. La situazione è più critica per l’Ucraina, il cui settore energetico è gravemente danneggiato dai conflitti con la Russia. Per superare l’inverno in sicurezza, è cruciale fornire tutto il sostegno necessario a Kiev.

Questi risultati acquisiscono un’importanza particolare se si considerano le circostanze degli ultimi due anni. La domanda europea di gas è diminuita drasticamente, grazie alla riduzione dei consumi industriali a causa dei prezzi elevati, a inverni e autunni più miti, a un incremento nella produzione di energia rinnovabile e a un uso più consapevole delle risorse da parte di imprese e famiglie.

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