Non tutti sembrano essere d'accordo sull'arresto del CEO di Telegram Pavel Durov, vedendo nella cosa un'attacco alla libertà di espressione.

Telegram ha rilasciato un commento ufficiale in seguito all’arresto del suo fondatore e CEO, Pavel Durov, tramite un messaggio sia sulla propria piattaforma che su X. La nota sottolinea che il social network ha sempre rispettato le leggi dell’Unione Europea, inclusi i requisiti del Digital Services Act (DSA), e che le sue politiche di moderazione sono in linea con gli standard del settore e sono soggette a costante miglioramento.

Telegram definisce “assurdo” sostenere che una piattaforma o il suo fondatore possano essere ritenuti responsabili degli abusi commessi sulla stessa piattaforma. Il messaggio ricorda che Telegram è utilizzato da quasi un miliardo di persone in tutto il mondo come strumento di comunicazione e fonte di informazioni cruciali, ma riconosce che la libertà di espressione, considerata un valore positivo, è vista come una minaccia alla sicurezza dalle autorità francesi.

 

L’arresto di Durov e le sue critiche

Durov, noto per evitare paesi in cui la libertà di espressione viene interpretata come una mancanza di moderazione, ha recentemente viaggiato in paesi che considerava allineati con i valori della sua piattaforma, come quelli ex URSS, Emirati Arabi e Sud America. Tuttavia, non ha previsto che il suo ritorno a Parigi dal viaggio in Azerbaijan potesse portare all’arresto. Telegram ha espresso la speranza di una rapida risoluzione della situazione e ha manifestato solidarietà ai suoi utenti attraverso un post ufficiale.

La polizia francese ha annunciato che fornirà aggiornamenti sul caso a breve. Nel frattempo, l’ambasciata russa a Parigi ha dichiarato di non avere avuto accesso a Durov dopo il suo arresto. Il Cremlino segue la vicenda con attenzione non solo perché Durov è cittadino russo, ma anche perché Telegram è una fonte critica di informazioni riguardanti il conflitto ucraino.

Elon Musk, proprietario di X, ha definito l’arresto di Durov un attacco alla libertà di parola, lanciando l’hashtag #FreePavel e modificando il motto francese da “Liberté, égalité, fraternité” a “Liberté, Liberté!, Liberté?”. Edward Snowden ha denunciato l’arresto come un’offesa ai diritti fondamentali di libertà di parola e di associazione.

Le critiche alla decisione della Francia sono diffuse, soprattutto considerando che Durov possiede anche la cittadinanza francese, il che implica che l’arresto sia gestito come un “caso interno“. Alcuni interrogativi sorgono anche riguardo alla sua visita a Baku e le sue motivazioni. Come segno di protesta, dimostranti russi hanno lanciato aerei di carta, simbolo di Telegram, contro l’ambasciata francese a Mosca.

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