Google

Google sta per lanciare una novità interessante per l’app Files. La quale sembra essere destinata a trasformare il modo in cui interagiamo con i documenti sui nostri dispositivi mobili. La nuova funzionalità si basa sull’uso dell’intelligenza artificiale. Quest’ultima sarà in grado di generare riassunti automatici dei file. Tale strumento attualmente è in fase di test. Dunque è disponibile solo nella versione beta dell’applicazione. Il suo obiettivo è quello di semplificare l’accesso e la gestione delle informazioni. Infatti, grazie a questo aggiornamento, gli utenti potranno visualizzare rapidamente le parti più rilevanti dei loro file. In modo da migliorarne l’efficienza e la produttività.

Google Files: prospettive e limitazioni

La particolarità principale risiede nell’elaborazione dei dati direttamente sul proprio dispositivo. Questa scelta rappresenta un importante passo avanti per garantire la privacy di ognuno. Invece di inviare le info a server remoti, il processo di sintesi avverrà localmente. Utilizzando le risorse hardware del dispositivo stesso. Questa modalità riduce così i rischi di esposizione delle informazioni sensibili. Ma permette anche di migliorare la velocità e l’efficacia del servizio. Ciò grazie all’uso della tecnologia Gemini Nano, che dovrebbe essere alla base di questa funzione.

Il sistema di riassunti automatici sarà integrato direttamente nell’app Files. Da qui ognuno potrà decidere liberamente se attivare o disattivare tale opzione accedendo alle impostazioni. Tutto ciò contribuisce ad offrire un controllo maggiore e una migliore personalizzazione dell’esperienza d’uso, in base alle preferenze individuali. Ad ogni modo, malgrado i benefici evidenti, è importante considerare che i riassunti generati dall’IA potrebbero non essere sempre completamente precisi. Sarà quindi sempre necessario verificare le informazioni importanti per garantire l’accuratezza dei dati.

Attualmente, non è chiaro quando questa nuova funzionalità sarà resa disponibile per tutti. Anche se si pensa che il rilascio potrebbe avvenire in tempi relativamente brevi. Inizialmente, la funzione potrebbe essere disponibile solo in lingua inglese. Seguendo il percorso di altre recenti innovazioni di Google. Ma ci si aspetta che la disponibilità in altre lingue, come l’italiano, arriverà successivamente.

Articolo precedenteVodafone: con 2 offerte SILVER si domina, ecco fino a 200 GIGA
Articolo successivoMediaTek: il Dimensity 9400 arriva a metà Ottobre su Vivo X200 Pro