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Pioppo geneticamente modificato: soluzione green per l’edilizia

La riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dalla costruzione di edifici continua a rappresentare una sfida significativa per il settore edilizio. Nonostante i progressi compiuti grazie all’uso di nuovi materiali sostenibili, l’impatto ambientale dell’industria delle costruzioni non è ancora completamente risolto. Tuttavia, l’adozione di tecniche innovative, come l’uso del legno strutturale, sta mostrando promettenti risultati nella lotta contro il cambiamento climatico.

 

Il legno di pioppo geneticamente modificato

Il legno, impiegato nella costruzione di edifici, offre vantaggi notevoli per l’ambiente. Un metro cubo di legno può assorbire fino a una tonnellata di CO2, immagazzinandola per periodi prolungati. Questo processo di sequestro del carbonio è cruciale per mitigare le emissioni di gas serra. Tuttavia, per utilizzare il legno in modo efficace come materiale strutturale, è necessario trattarlo per renderlo resistente e ignifugo. Questo trattamento spesso implica l’uso di sostanze chimiche per rimuovere la lignina, riducendo i benefici ambientali complessivi.

Recentemente, i ricercatori dell’Università del Maryland hanno compiuto un passo significativo verso la sostenibilità del legno strutturale. Hanno sviluppato un pioppo geneticamente modificato attraverso una tecnica chiamata base editing

, che permette di ridurre il contenuto di lignina nel legno a livelli simili a quelli ottenuti con trattamenti chimici. Questo approccio elimina la necessità di processi chimici, riducendo l’inquinamento associato.

Il pioppo modificato è stato allevato in serra insieme ai pioppi selvatici, senza mostrare differenze significative nella morfologia degli alberi. I test sul legno compresso prodotto dai pioppi geneticamente modificati hanno dimostrato prestazioni comparabili a quelle del legno trattato chimicamente, risultando 1,5 volte più resistente e denso rispetto al legno naturale non trattato.

 

Strategie combinate contro il cambiamento climatico

L’uso del legno come materiale edile presenta vantaggi considerevoli per il clima. Non solo sequestra il carbonio durante la crescita e lo mantiene immagazzinato durante la vita utile del prodotto, ma comporta anche emissioni di gas serra inferiori rispetto al cemento e all’acciaio. Inoltre, l’imboschimento e la riforestazione possono ulteriormente contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione, assorbendo CO2 dall’atmosfera e incrementando la disponibilità di legno sostenibile. Insieme, queste strategie possono giocare un ruolo cruciale nella lotta contro il cambiamento climatico.

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Pubblicato da
Margherita Zichella