Le aziende italiane stanno avendo rallentamenti nell'integrare l'IA tra le loro file, lamentando problemi di scarsa formazione e budget.

L’intelligenza artificiale, da tempo al centro del dibattito tecnologico, viene spesso vista come una forza trasformativa capace di rivoluzionare il panorama economico e sociale. Tuttavia, rimane aperto il quesito se questa rivoluzione sia destinata a durare o se possa essere solo un fenomeno temporaneo. Per comprendere meglio l’impatto dell’IA nel contesto aziendale italiano, ASUS Business ha recentemente condotto uno studio, basato su interviste online a 305 decisori aziendali italiani, tra luglio e agosto 2024.

 

La sfida dell’IA nelle aziende italiane

I risultati rivelano che il 74% degli intervistati che utilizzano l’IA in azienda percepisce vantaggi concreti o potenziali. Nonostante questo, meno del 28% delle aziende italiane ha effettuato investimenti significativi in tecnologie basate sull’IA, specialmente nei settori della sicurezza informatica, della logistica e dei servizi generativi. Un ulteriore 46% ha fatto solo investimenti marginali e non prevede di aumentare il proprio impegno in questo campo nei prossimi anni.

La principale barriera all’adozione dell’IA sembra essere la mancanza di competenze specializzate. Il 77% degli intervistati ritiene necessaria una maggiore formazione, e tra coloro che già utilizzano l’IA, il 35% ammette di non avere competenze adeguate. Inoltre, il 35% delle aziende trova difficile reperire professionisti qualificati per gestire gli strumenti di IA, sottolineando una significativa carenza di figure specializzate. Le piccole e medie imprese (PMI) affrontano ulteriori ostacoli, tra cui la scarsità di risorse economiche e una conoscenza limitata della tecnologia e dei fornitori. Quasi il 52% delle PMI indica come motivo principale la mancanza di budget, mentre il 51% cita la limitata competenza manageriale.

Nonostante queste difficoltà, l’interesse per l’IA cresce. Il 59% dei dipendenti è ottimista sui benefici futuri dell’IA e il 73% ritiene che diventerà essenziale entro dieci anni, con il 62% che prevede un impatto significativo nei prossimi 2-3 anni. Le aziende sperano in miglioramenti significativi in termini di innovazione e efficienza dei processi. Ma l’adozione dell’IA presenta sfide pratiche. Solo il 7% dei dipendenti ha accesso a dispositivi adeguati per gestire operazioni locali di IA, mentre il 71% ritiene necessario migliorare la dotazione tecnologica per garantire maggiore sicurezza e facilità d’uso.

 

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