Nel nuovo decreto per la cybersicurezza del territorio italiano vengono integrate le figure professionali di 70 unità di personale militare.

Il recente decreto del Presidente del Consiglio, pubblicato di recente in Gazzetta Ufficiale, rappresenta un passo importante nella strategia dell’Italia per migliorare la cybersicurezza. Questo nuovo provvedimento punta a rafforzare la collaborazione tra il Ministero della Difesa e l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), inserendo fino a 70 unità di personale militare all’interno dell’agenzia. L’obiettivo è chiaro: potenziare le capacità operative e gestionali dell’ACN per affrontare al meglio le minacce informatiche che stanno diventando sempre più complesse e pericolose.

 

Il personale militare a difesa del cyberspazio italiano

In pratica, il contingente di personale militare sarà diviso in due gruppi. Da un lato, fino a 20 unità saranno assegnate a ruoli dirigenziali e professionali di alto livello. Dall’altro, le restanti 50 unità si occuperanno di compiti operativi. Questa divisione non è casuale; è studiata per garantire una risposta più specializzata e coordinata alle minacce cibernetiche. Con l’aumento delle cyber minacce, è essenziale avere una struttura che possa rispondere con competenza e rapidità agli attacchi informatici.

La selezione di questo personale avverrà con la collaborazione diretta del Ministero della Difesa. I candidati saranno scelti attraverso una lista elaborata dallo Stato Maggiore della Difesa, in consultazione con gli Stati Maggiori delle Forze Armate e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri. Di particolare interesse è il fatto che tra le unità selezionate, 20 Carabinieri saranno incaricati della sicurezza fisica della sede dell’ACN. Questo aspetto è fondamentale per garantire la protezione sia delle persone che delle infrastrutture critiche dell’agenzia.

Il decreto stabilisce che il personale della Difesa resterà presso l’ACN per un periodo iniziale di tre anni, con la possibilità di estendere questo termine fino a cinque anni, se necessario e approvato. Questo offre una certa flessibilità per adattarsi alle evoluzioni delle esigenze nel settore della cybersicurezza. Inoltre, il decreto incoraggia la cooperazione nella formazione e nell’addestramento, permettendo all’ACN di accedere a strutture specializzate del Ministero della Difesa, come il Polo Formativo Cyber e il Centro Interforze di Formazione Intelligence e Guerra Elettronica. Questa collaborazione non solo aiuterà a sviluppare competenze avanzate ma contribuirà anche a rafforzare la resilienza del sistema cibernetico nazionale.

Con queste nuove misure, l’Italia si sta preparando ad affrontare le sfide della cybersicurezza con una strategia più robusta e ben coordinata, puntando a migliorare la protezione contro le minacce informatiche in continuo sviluppo.

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