L’estate 2024 ha portato brutte notizie per gli automobilisti italiani. Il costo delle polizze RC Auto continua a salire. Secondo i dati Ivass, il premio medio ha toccato i 416 euro a luglio, con un incremento del 7,4% rispetto all’anno scorso. Un balzo notevole rispetto a giugno, che aveva già visto una salita abbondante del 6,2%. Ma da cosa dipende questo rincaro? L’inflazione è sicuramente uno dei fattori principali, come al solito. C’è da tener conto però anche l’aumento degli incidenti stradali. Questi contribuiscono ad aggravare la situazione. Le auto sempre più tecnologiche, poi, con costi di riparazione elevati, non aiutano di certo, rendono i prezzi sempre più alti. Perché i consumatori devono pagare per questi cambiamenti? Perché dobbiamo risentirne?
Differenze degli aumenti dei costi dell’RC Auto
La geografia del caro RC Auto disegna un’Italia a due velocità. Napoli guida la classifica con un premio medio di 598 euro. La città è poi seguita da Prato e Caserta. Al contrario, Aosta si conferma l’area più conveniente: la sua una media è di 328 euro. Nonostante ciò, tutte le province registrano aumenti. Anche Roma che segna un preoccupante +11%. Questo significa che chi vive al Nord risparmia davvero rispetto al Sud? Non proprio. Anche in aree meno costose i rincari sulle auto si fanno sentire eccome.
Per i consumatori, la situazione si complica se non si è nella prima classe di merito. Chi è in seconda o peggiore classe vede aumenti che sfiorano l’11,5%, ben oltre il +6,6% riservato ai più “ricchi”. Come difendersi da questa escalation? Oltre al confronto tra le offerte delle varie compagnie, resta molto importante mantenere una buona classe di merito, cercando di evitare incidenti con giusti comportamenti. Nel frattempo, il governo cerca soluzioni per aiutare in qualche modo la cittadinanza. Tra le proposte c’è l’eliminazione dell’indennizzo diretto, introdotto ormai 17 anni fa ma ritenuto inefficace. Le recenti riforme legislative potrebbero migliorare il tutto, ma riusciranno davvero a contenere i costi? Per ora, gli automobilisti devono fare i conti con rincari che sembrano non avere fine.