Ci ricordiamo come ad aprile i rumor ci suggerivano importanti novità per Samsung, parlando della nuova serie dei Galaxy S25, l’azienda coreana avrebbe impiegato ancora una volta due SoC differenti a seconda dei mercati, i due processori in questione erano l’Exynos e lo Snapdragon.
Dopo alcuni mesi, a giugno, abbiamo avuto una prima risposta, infatti il noto analista Ming-Chi Kuo ha insinuato più di qualche dubbio riguardo al tema. La notizia da lui riportata parla di un ritardo nello sviluppo del chip Exynos 2500, questo rallentamento avrebbe portato Samsung ad affidarsi completamente a Qualcomm per i chip dei suoi prossimi flagship.
In casa Qualcomm si sta finendo di sviluppare lo Snapdragon 8 Gen 4, si dice che possa arrivare in due versioni, una con il modem 5G integrato e l’altra senza, dovrebbero essere annunciati alla fine di ottobre. Il problema numero uno, che evidenzia Kuo, è il prezzo di questa nuova gamma di processori.
Il nuovo SoC di punta di Qualcomm dovrebbe avere un prezzo superiore del 30% rispetto alla generazione precedente: stiamo parlando di circa 260 dollari
invece di 200 dollari. Un incremento potrebbe avere una ripercussione sui prezzi di tutta la famiglia Galaxy S25, a livello globale, qualora Samsung davvero si trovi costretta ad impiegare unicamente il chip dell’azienda di San Diego.Le scelte che potrebbe fare Samsung sono due, la prima sarebbe conservare i prezzi in linea con quelli dei Galaxy S24, arrivando a sobbarcarsi i costi aggiuntivi derivanti dai chip, oppure semplicemente alzare i prezzi dei suoi nuovi telefoni.
Se le fonderie di Samsung riuscissero a raggiungere una resa del 60% per il processo produttivo a 3nm impiegato nella realizzazione del decacore Exynos 2500, il problema sarebbe molto più marginale, nel secondo trimestre la percentuale ha raggiunto il 20%, ma al lancio dei Galaxy S25 – previsto per la tradizionale finestra di febbraio – manca ancora un po’ di tempo. Ad ora, comunque, stiamo parlando di scenari ipotetici, di ufficiale non sappiamo ancora nulla, non ci resta che aspettare e vedere come si evolverà la situazione.