L’anomalia di cui si sta parlando, è stata denominata “Vmin Shift Instability” e causava una tensione eccessiva. Intel ha chiarito che i suoi chip citati non sono soggetti a tale problematica. Una dichiarazione, quest’ultima, che ha rassicurato milioni di utenti sulla stabilità dei dispositivi del marchio.
Secondo quanto dichiarato dall’azienda, l’instabilità non coinvolge nemmeno molti chip desktop. Tra cui sono inclusi anche i modelli i5 non serie K, i3 e Xeon di tredicesima e quattordicesima generazione. Nel dettaglio, l’azienda ha pubblicato una lista completa dei chip esclusi dal presentarsi dell’anomalia.
E non è tutto. Intel ha parlato anche del futuro, confermando che anche i chip di prossima generazione
, compresi quelli basati su Arrow Lake e Lunar Lake, non saranno coinvolti dal problema di instabilità. In ogni caso, Intel ha rilasciato una dichiarazione con delle linee guida per i suoi utenti.Nello specifico, invita ad assicurarsi che il sistema utilizzi il BIOS più recente. Per verificare tale dettaglio bisogna procedere con lo strumento di compatibilità di Intel. In alternativa, si può usare il sito web del produttore della scheda madre dell’azienda. Il secondo avvertimento riguarda l’uso di impostazioni predefinite per i processori desktop Intel Core di tredicesima e quattordicesima e generazione.
Per gli utenti che posseggono CPU che sono state danneggiate, l’invito è di contattare immediatamente l’azienda o il costruttore del PC. In tal modo sarà possibile procedere con la sostituzione. Ciò è possibile grazie all’estensione della garanzia che Intel ha esteso di ulteriori due anni in relazione a tale problema specifico.