Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato che una riforma significativa della rete dei carburanti sarà presto discussa in Consiglio dei Ministri. Intervenendo alla kermesse “La Piazza” di Affaritaliani a Ceglie Messapica, Urso ha rivelato che il progetto mira non solo a riordinare il settore della distribuzione di carburanti, ma anche a incentivare l’integrazione dei punti di ricarica per veicoli elettrici.
Le novità discusse da Urso
Il piano prevede una razionalizzazione della rete di distribuzione per facilitare l’installazione di stazioni di ricarica elettrica presso le tradizionali stazioni di servizio. Questo intervento è il risultato di un lungo lavoro di tavolo che ha coinvolto il settore per oltre un anno. Sebbene la riforma fosse stata già annunciata a luglio, e sembrasse pronta per l’approvazione entro agosto, ora si avvicina concretamente il momento della sua attuazione.
In collaborazione con il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, la riforma include anche incentivi per i punti di distribuzione dei biocarburanti, evidenziando un approccio complessivo verso una maggiore sostenibilità energetica. Nonostante i dettagli specifici siano ancora in fase di definizione, il provvedimento si propone di rispondere alle sfide attuali del settore.
Oltre alla riforma dei carburanti, Urso ha discusso dell’energia nucleare come complemento alle fonti rinnovabili. Secondo il ministro, l’uso della nuova tecnologia nucleare di terza generazione avanzata potrebbe offrire una soluzione per fornire energia a costi sostenibili e continui. Urso ha espresso l’auspicio di annunciare presto la creazione di una nuova compagnia, in collaborazione con attori internazionali.
Infine, il ministro ha accennato al rilancio del settore automotive, sottolineando l’importanza di aumentare la produzione di veicoli. Sebbene Stellantis sia chiamata a presentare il Piano Italia, Urso ritiene che la produzione annuale di un milione di veicoli non sia sufficiente. L’obiettivo è arrivare a 1,4 milioni di veicoli, sia auto che commerciali. Per raggiungere questo traguardo, è necessario ampliare la base di produttori, e Urso ha fatto sapere che sono stati firmati quattro memorandum d’intesa con case automobilistiche cinesi. Queste intese mirano a superare le barriere commerciali dell’Unione Europea e a stabilire una produzione sul continente europeo.