Cupra e i dazi sulle auto elettriche: un rischio per il futuro?

La decisione della Commissione Europea di introdurre nuovi dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina ha sollevato numerose preoccupazioni. Tra le aziende più colpite c’è Cupra, il marchio spagnolo del Gruppo Volkswagen, che teme forti ripercussioni sul proprio futuro. Quali sono i rischi reali?

Cupra, cresciuta rapidamente negli ultimi anni, ha conquistato una fetta importante del mercato europeo. Tuttavia, l’introduzione di dazi doganali del 21,3% potrebbe compromettere seriamente i suoi piani di espansione. Il punto critico è il Tavascan, un SUV elettrico prodotto in Cina nella fabbrica di Anhui, frutto di una joint venture tra Volkswagen e JAC. Se i dazi verranno confermati, il prezzo del Tavascan potrebbe diventare insostenibile per il mercato europeo, costringendo Cupra a rivedere i propri piani. Ma aumentare i costi è una strategia fattibile ? Secondo l’azienda, no.

Aumento dei costi della Cupra per compensare i Dazi

Il prezzo di partenza del Tavascan in Italia è di circa 52.000 euro. Un aumento dei costi per compensare i dazi renderebbe il modello meno competitivo. Inoltre, spostare la produzione fuori dalla Cina non è fattibile, data l’importanza degli investimenti già effettuati nella fabbrica di Anhui. Non è però solo una questione di prezzo. Cupra conta sulle vendite del Tavascan per rispettare i rigidi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 imposti dall’Unione Europea. Senza queste vendite, l’azienda rischierebbe pesanti sanzioni e sarebbe costretta a ridurre la produzione, con possibili ripercussioni sull’occupazione nella sede spagnola.

La Commissione Europea cerca di proteggere l’industria automobilistica europea, ma secondo Cupra, i dazi rischiano di avere l’effetto opposto. Il marchio spagnolo non rappresenta una minaccia come i produttori cinesi. Le sue auto non sono pensate per il mercato di massa, né sono prodotti sovvenzionati, ci sono diversi fattori da tener in conto, dunque. Cupra sta ora dialogando con la Commissione, il Governo tedesco e quello spagnolo per cercare una soluzione. Riusciranno a convincere i vertici europei a rivedere i dazi? La risposta è ancora incerta.

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