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Google Pixel 9 Pro Fold, DXOMARK ne ha testato il display

Il Google Pixel 9 Pro Fold rappresenta la nuova generazione di smartphone pieghevoli realizzata da Mountain View. Il produttore californiano ha scelto di portare questo settore ad un nuovo livello puntando su componenti di assoluta qualità.

La conferma arriva da DXOMARK che ha eseguito il suo rigoroso test per verificare la bontà del Display. Attraverso prove empiriche eseguite in laboratorio, è emerso che il display del Pixel 9 Pro Fold è di altissima qualità.

Google ha optato per un pannello OLED da 8.0 pollici per lo schermo interno e da 6.3 pollici per quello esterno. I display hanno una risoluzione di 2076 x 2152 pixels con refresh rate a 120Hz e una densità pari a circa 373 ppi.

 

Il Google Pixel 9 Pro Fold ha ottenuto l’etichetta Eye Comfort dal team di DXOMARK che certifica la qualità notevole del display

Il punteggio di 152 punti porta il pieghevole Google in seconda posizione nella classifica dedicata ai foldable e all’undicesima nella classifica generale. Inoltre, è il primo smartphone pieghevole ad ottenere la l’etichetta Eye Comfort

dedicata agli schermi più attenti alle esigenze degli utenti.

Dal test condotto da DXOMARK emerge che il display del Pixel 9 Pro Fold è bilanciato per consentire la lettura e restituisce colori vividi. Inoltre, anche la risposta del touch è di alto livello, permettendo di ottenere un punteggio elevato.

La luminosità è uniforme attraverso tutto lo schermo e raggiunge un valore massimo di 2,585 cd/m². Questo valore consente di poter usare lo smartphone anche in ambienti esterni sotto la luce diretta del sole.

L’esperienza di visione con HDR10 attivo è particolarmente elevata in condizioni di scarsa illuminazione ambientale e negli interni. Ne consegue che il device Google è ottimo per la fruizione di contenuti multimediali, anche considerando l’elevata diagonale del display.

Tra gli elementi di cui gli esperti DXOMARK non sono rimasti soddisfati spicca la tendenza a desaturare i colori. La luminosità per i video SDR non raggiunge quella dei video HDR, facendo perdere di qualità.

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Pubblicato da
Alessio Amoruso