Seguendo la sua tradizione, l’azienda giapponese utilizza una tripletta di matrici LCD riflessive D-ILA. Quest’ultime sono in grado di fornire un livello del nero e un rapporto di contrasto nativo superiori rispetto ai principali competitor.
Entrambi i modelli di JVC, come anticipato, presentano una risoluzione nativa 4K da 4096×2160 pixel. Nello specifico, per la versione NZ500, più “economica”, si tratta di una seconda generazione. Mentre per il NZ700 si tratta della terza. La sorgente laser di entrambi i modelli è riservata a diodi “Blu-Escent”. Oltre al laser blu si creano anche spettri di colore rosso e verde
, fondamentali al fine di riprodurre le immagini.Nel dettaglio, il modello NZ500 presenta una luminosità di 2000 lumen. Il rapporto di contrasto nativo, invece, è di 40.000:1. Il modello NZ700 arriva a 2300 lumen e il rapporto è di 80.000:1. Per entrambi è disponibile l’impostazione dell’intensità regolabile su 101 posizioni. A completare il tutto è disponibile un diaframma manuale che può essere regolabile su 15 posizioni.
Per quanto riguarda le dimensioni, JVC ha dichiarato che si tratta dei proiettori 4K nativi più piccoli esistenti. A tal proposito, la scocca è più compatta e l’obiettivo passa da 65 a 80mm. I dispositivi sono in possesso della certificazione ISF e del preset Filmaker Mode. Inoltre, è disponibile la funzionalità di auto-calibrazione grazie al software JVC proprietario e gratuito. Infine, per rendere dinamici i metadati statici dei contenuti di HLG e HDR10 è disponibile l’elaborazione di Tone Mapping Dinamico HDR “Frame Adapt” di seconda generazione.