L’impatto ambientale delle imbarcazioni sta emergendo come una preoccupazione sempre più rilevante, in seguito all’incremento del traffico marittimo e alle sue evidenti conseguenze sull’ambiente. Tra le principali minacce si annoverano l’inquinamento atmosferico, marino e acustico, l’erosione delle coste e l’introduzione di specie invasive.
Per affrontare queste problematiche, sono in fase di valutazione diverse soluzioni, come l’adozione di carburanti a basso impatto ambientale, nuove tecnologie di propulsione e sistemi avanzati per il trattamento delle acque reflue e dei rifiuti di bordo. In questo contesto, Navalt si distingue con le sue innovative imbarcazioni elettriche, alimentate anche da pannelli solari, lanciando un messaggio di sostenibilità sul mercato indiano.
Fondata nel 2013 a Kochi, India, Navalt ha rapidamente acquisito una solida esperienza nel settore. La compagnia ha recentemente lanciato due imbarcazioni di grande rilievo: “Indra“, la più grande barca elettrica solare dell’India, e “Barracuda“, la più veloce. Attualmente, Navalt opera con 29 imbarcazioni e ha altre 34 in fase di costruzione, previste per entrare in servizio entro la fine del 2024.
Un altro importante traguardo è rappresentato dalla barca da pesca solare “Srav“, premiata nel 2022 come miglior barca da lavoro del mondo. Tra le ultime novità di Navalt c’è anche “The Origin“, recentemente lanciata nel Punjab, e “The Marsel“, un’imbarcazione di lusso progettata per ospitare fino a 30 passeggeri, dotata di una batteria da 25 kWh e due motori da 6 kW. Con una velocità di crociera di 7 nodi, “The Marsel” può percorrere circa 45 chilometri con una sola carica.
Navalt non si ferma qui: sviluppa anche modelli con autonomie superiori, come “Nirva“, che può percorrere 220 chilometri, e “Vega“, capace di ospitare 120 passeggeri e percorrere 250 chilometri con una velocità massima di 25 nodi. Utilizzando tecnologie avanzate di propulsione elettrica, tra cui i motori Mako e il sistema di accumulo di energia Manta, Navalt sta tracciando una strada verso un futuro marittimo più sostenibile. Se queste tecnologie venissero adottate globalmente, potrebbero significativamente mitigare l’inquinamento causato dalle imbarcazioni e migliorare le condizioni dei nostri mari e oceani.