Le auto a metano, sebbene economiche e ecologiche, hanno subito una battuta d'arresto quasi totale; i motivi dietro a questo sono diversi.

Le auto a metano sono ormai un ricordo del passato, almeno per quanto riguarda i modelli nuovi venduti direttamente dalle case automobilistiche con l’impianto a gas già installato. Ad agosto 2024, in Italia, sono state immatricolate solo tre auto nuove a metano: due Volkswagen Polo e una Skoda Octavia, rappresentando lo 0,0% del mercato.

 

La scomparsa delle auto a metano

Questo fenomeno si deve principalmente al fatto che non è più possibile ordinare nuove auto a metano, e le pochissime rimaste nei concessionari fanno parte di stock in esaurimento. Ma perché l’auto alimentata a gas naturale compresso (CNG) è scomparsa dai listini? Perché un carburante alternativo, considerato vantaggioso in termini di emissioni di gas serra e inquinanti, è stato abbandonato dai produttori?

Per comprendere la situazione, bisogna tornare al 2020, un anno segnato non solo dalla pandemia, ma anche dalla decisione delle case automobilistiche di abbandonare lo sviluppo di vetture a metano e, più in generale, di motori a combustione interna, a favore dell’elettrico. I principali gruppi, come Volkswagen e FCA (poi Stellantis), annunciarono nel 2020 la fine della produzione di auto a metano tra il 2022 e il 2023. Tale decisione è stata rispettata nei tempi previsti e sostenuta dall’aumento dei prezzi del metano a metà 2022, che ha praticamente annientato il mercato di questo carburante.

Il rientro dei prezzi a livelli più stabili nel 2023 non è bastato a ripristinare la fiducia degli automobilisti, che hanno visto il metano diventare un carburante soggetto a forti oscillazioni di prezzo. Nel settembre 2022, ad esempio, il costo del metano era salito a quasi 3 euro al chilo, rispetto al prezzo stabile di circa 1 euro al chilo del settembre 2021. 

A contribuire ulteriormente alla scomparsa delle auto a metano è stata la decisione dell’Unione Europea di vietare la vendita di nuove auto con motore termico a partire dal 2035. Sebbene le auto a metano emettano meno CO2 rispetto a quelle a benzina, non possono competere con le zero emissioni locali dei veicoli elettrici, su cui l’industria automobilistica ha puntato ingenti investimenti.

 

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