BMW supporta, sia fisicamente che mettendo a disposizione i suoi spazi, le nuove turbine eoliche Aeromine, con pale non visibili.

Un nuovo dispositivo alto tre metri e dal design futuristico a forma di scatola di metallo ha fatto il suo debutto nel panorama delle energie rinnovabili urbane. Questo innovativo sistema, denominato Aeromine, sfrutta il vento che scorre verso l’alto sopra gli edifici per generare energia pulita, rappresentando un significativo progresso rispetto alle tradizionali turbine eoliche.

 

Le nuove turbine eoliche Aeromine e il supporto di BMW

A differenza delle turbine convenzionali, Aeromine non presenta parti mobili visibili, il che riduce notevolmente il rumore, le vibrazioni e i rischi per la fauna selvatica, come uccelli e pipistrelli. La tecnologia, brevettata nel 2015 dal danese Carsten Westergaard, si basa su profili alari specializzati che creano un vuoto dietro l’unità, spingendo l’aria verso l’alto attraverso una camera interna. Qui, l’aria fa girare una ventola, generando elettricità e amplificando la velocità del vento per una produzione energetica più efficiente.

Ci sono voluti anni per svilupparla, ma alla fine Westergaard ha fondato Aeromine nel 2022 insieme agli imprenditori americani Martin Manniche e David Asarnow. La startup, con sede a Houston, ha recentemente concluso un round di finanziamento da 9 milioni di dollari, destinati a portare queste mini turbine eoliche sui tetti di tutto il mondo. L’obiettivo principale dell’azienda è attrarre grandi clienti con edifici di ampie dimensioni.

Un esempio emblematico dell’uso di tecnologie verdi è lo stabilimento BMW di Oxford, che ospita una delle più grandi installazioni solari su tetto del Regno Unito, con oltre 11.000 pannelli solari. Aeromine sostiene che il suo dispositivo eolico può integrare efficacemente l’energia solare, specialmente in inverno e durante le ore serali, quando i pannelli solari sono meno efficaci e le condizioni del vento sono più favorevoli.

BMW ha deciso di testare il dispositivo eolico di Aeromine come parte del suo programma Startup Garage, un’iniziativa dedicata al supporto delle aziende emergenti. Se i test avranno successo, il dispositivo potrebbe essere implementato globalmente, segnando un importante passo avanti nella combinazione di energie rinnovabili per le aree urbane.

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