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Google è al lavoro su una nuova versione della sua app di messaggistica per Android. L’ azienda sta infatti testando una modifica che potrebbe avere un impatto importante sul modo in cui gli utenti percepiscono le conversazioni. La novità riguarda l’indicatore utilizzato per distinguere i messaggi inviati tramite RCS (Rich Communication Services) rispetto agli SMS/MMS tradizionali. Attualmente, GoogleMessaggi mostra la dicitura “Text message” per i messaggi SMS/MMS e “RCS message” per quelli RCS. Ma, al momento, sembra stia sperimentando un nuovo formato più conciso. Ovvero, “(RCS)” per gli sms inviati tramite questo standard e “(Text)” per quelli comuni.

Verso una maggiore diffusione dell’RCS: Google spinge sullo standard aperto

Questa modifica potrebbe sembrare banale, ma non lo è affatto. Ridurre il testo visualizzato significa eliminare la parola “message”, che in un’app di messaggistica può risultare ripetitivo. In più, la nuova notazione rende il tutto più leggibile e chiaro, con un design più pulito e moderno. L’ uso delle parentesi però potrebbe apparire ancora troppo tecnico per alcuni utenti. Ciò infatti potrebbe portare a possibili incomprensioni o difficoltà di vario tipo. Tuttavia, nonostante tale rischio, è evidente che Google stia cercando di semplificare l’interfaccia. In che modo? Rendendo la distinzione tra i diversi tipi di messaggi più immediata e, forse, anche più funzionale per le persone.

La modifica all’interfaccia non è un episodio isolato, ma si inserisce in una serie di aggiornamenti recenti già applicati da GoogleMessaggi. Ad esempio, il pulsante di invio è stato reso più colorato per rendere l’interazione visivamente più attraente. Simili cambiamenti riflettono l’approccio iterativo e costante del rinomato browser nell’ottimizzare l’ intera esperienza utente. Rivolgendo particolare attenzione all’introduzione di nuove funzionalità e alla promozione dello standard RCS.

RCS: di cosa si tratta

L’RCS, infatti, è considerato il successore naturale degli SMS. Ciò grazie alle sue funzioni più avanzate come la crittografia end-to-end, gli indicatori di digitazione e le chat di gruppo migliorate. La sua adozione però è stata finora piuttosto frammentata. Soprattutto a causa della competizione con piattaforme consolidate come WhatsApp, Telegram e Signal.

Con questa nuova mossa, Google sembra così puntare a educare gli utenti sulle differenze tra i protocolli di messaggistica. Evidenziando appunto in modo più chiaro quando si utilizza l’RCS rispetto agli SMS. Proprio per cercare di spingere gradualmente gli utenti ad adottare questo innovativo strumento.

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