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Xockets accusa NVIDIA e Microsoft di violazione di brevetto

Xockets è un’azienda texana finanziata dal CTO di Intel e dal cofondatore di Yahoo. La startup sostiene che due colossi del settore tecnologico hanno violato uno dei suoi brevetti. Nello specifico si tratta di una tecnologia chiave per i chip AI. Le aziende in questione sono NVIDIA e Microsoft contro cui Xockets ha intentato una causa legale.

Al momento Google e NVIDIA non hanno voluto rilasciare dichiarazioni a riguardo, Microsoft e RPX, invece, non hanno ancora risposto alle richieste di commentare quanto sta accadendo.

Xockets sfida i due colossi del settore tecnologico: quali sono le accuse?

La startup texana ha dichiarato che NVIDIA ha violato il brevetto sulla tecnologia delle unità di elaborazione dati. Nello specifico, secondo quanto dichiarato da Xockets sarebbe tre le DPU di NVIDIA basate sulla tecnologia in questione. Si tratta di NVLink Switch. ConnectX e BlueField. L’accusa a Microsoft avviene di rimando. Secondo quanto riportato, infatti, l’azienda è accusata di violazione di brevetto in quanto cliente di NVIDIA

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La causa riguarda anche diverse accuse di monopolizzazione per mercato di GPU per l’intelligenza artificiale. Per Xockets le due aziende fanno parte di un cartello di acquirenti, ideato attraverso l’organizzazione RPX. Secondo l’azienda texana, i due colossi possono in tal modo controllare attrezzature e piattaforme fondamentali per suddetto settore. Ciò avrebbe condotto alla creazione di un monopolio sul settore dell’AI.

Robert Cote, investitore e membro del consiglio di amministrazione di Xockets, ha dichiarato che l’azienda ha in mano risorse adatte ad affrontare la causa contro i due colossi del settore tecnologico. La richiesta della startup è quella di ricevere un risarcimento danni per suddetta presunta violazione. Inoltre, viene chiesto al tribunale di intervenire per ordinare NVIDIA e Microsoft di cessare la violazione sui brevetti. Bisognerà attendere per scoprire quale sarà la sentenza definitiva e quali saranno le ripercussioni di tale processo sul settore dell’intelligenza artificiale.

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Pubblicato da
Margareth Galletta