Il Governo italiano è intenzionato ad accelerare la revisione delle regole del Green Deal. I rappresentanti del Paese cercano di far rivalutare la scadenza del 2035 per lo stop alle auto endotermiche in Europa. La questione è diventata urgente negli ultimi giorni, quando il partito della Lega ha ribadito la volontà di rivedere la normativa. Al Forum Ambrosetti di Cernobbio, membri del governo tra cui il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, hanno condiviso opinioni comuni sul tema. Hanno definito il divieto dell’UE “assurdo” e basato su una “visione ideologica”. È davvero sostenibile mantenere questa scadenza per l’elettrificazione del settore auto?
Secondo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, aspettare due anni per rivedere gli obiettivi del Green Deal potrebbe essere troppo tardi. Il rischio è quello di un collasso dell’industria automotive europea. L’Europa, in vero, è già in forte difficoltà a causa del rallentamento della domanda
di auto elettriche. Per Urso, la crisi del settore non riguarda solo l’Italia, ma anche Francia e Germania. L’Italia quindi tenterà di creare un’alleanza europea per anticipare la revisione alla prima metà del prossimo anno.Urso crede che due anni di incertezza possono bloccare completamente gli investimenti nel comparto auto. Con il settore già in crisi, sarebbe davvero saggio attendere il 2026 per rivedere queste normative? Il Governo italiano non sembra pensarla così. Pare che questo intenda portare il tema al vertice di Bruxelles del 25 settembre, durante un incontro organizzato dalla presidenza ungherese.
Durante la sua rielezione, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen aveva anche confermato la scadenza del 2035. Al contempo però aveva anche aperto alla possibilità di un approccio più pragmatico, inclusa l’adozione di soluzioni alternative per le auto come gli e-fuel. Per molti, tuttavia, questa non è una soluzione sufficiente. Il dibattito rimane aperto e i prossimi mesi saranno importantissimi. Si dovrà capire se l’Europa ascolterà le richieste di Paesi come l’Italia. Si riuscirà davvero a modificare il percorso verso la elettrificazione del settore auto? Senza una revisione, le conseguenze economiche e sociali potrebbero essere molto pesanti.