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Apple iPhone 16: con l’AI ci sono limiti linguistici?

Sono finalmente stai presentati i nuovi iPhone 16. Durante il keynote è stato evidenziato che per i prossimi smartphone di Apple, il punto cardine sarà l’intelligenza artificiale e il machine learning. Dettaglio interessante che ha subito attirato l’attenzione di esperti e fan del marchio della mela. Sembra però esserci qualche problema. Alcune delle funzioni illustrate arriveranno solo con uno degli aggiornamenti successivi al lancio. Inoltre, sembrano esserci importanti limitazioni sia dal punto di vista geografico che da quello linguistico.

Apple lancia i suoi nuovi iPhone 16: attenzione però ai limiti

Al momento sembra che l’AI presentata da Cupertino favorirà gli utenti statunitensi, insieme a quelli canadesi e tutti i residenti nei Paesi anglofoni. Secondo quanto dichiarato sembra che anche il Giappone potrebbe essere “privilegiato”. Mentre, in un ipotetico futuro di cui non si conoscono ancora le tempistiche, l’AI di Apple potrebbe imparare a parlare anche spagnolo e francese.

Quest’ultimo dettaglio, però, non implica una diffusione delle funzioni AI anche in Europa

. Al momento sembra che Apple intenda procedere per gradi. Il punto di partenza sono i mercati in cui l’azienda di Cupertino si sente più sicura. In USA e UK, ad esempio, gli iPhone presentano quote di mercato molto alte. Così come in Giappone.

Il piano di Apple è molto chiaro e viene specificato sul sito web di Apple Intelligence. L’idea è quello di procedere con una sorta di “beta”. Con il tempo saranno integrate maggiori funzioni e lingue. Sulla home page del sito dell’azienda, con la pubblicazione dei nuovi iPhone 16 non viene menzionato l’arrivo di Apple Intelligence per i Paesi Europei. Dunque, si procederà per gradi. Gli utenti europei daranno costretti ad aspettare per poter sfruttare le opzioni offerte da Apple Intelligence. L’uscita della prossima gamma di iPhone rappresenta un passo avanti importante. Sarà interessante scoprire, con i primi feedback, quali saranno i piani dell’azienda di Cupertino per la diffusione delle sue nuove funzioni AI.

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Pubblicato da
Margareth Galletta