Il settore degli smartphone è noto per la tendenza dei produttori a ispirarsi l’uno all’altro, e Apple è spesso il punto di riferimento principale, specialmente per le aziende cinesi produttrici di dispositivi Android. Questa dinamica si è ripetuta negli anni, dall’introduzione del notch alla recente novità della “Dynamic Island“. In un periodo piatto dal punto di vista dell’innovazione, con poche vere novità – gli smartphone pieghevoli non lo sono più – i dispositivi tendono a somigliarsi sempre più, differenziandosi solo per l’estetica delle fotocamere e qualche aggiornamento software.
Oggi, l’attenzione si concentra sull’intelligenza artificiale, che, a conti fatti, è spesso ridotta a puro marketing. Molti produttori promuovono le proprie funzionalità IA, ma nella realtà si tratta di software potenziati con nuovi algoritmi, piuttosto che di vera innovazione. Tuttavia, Apple continua a essere la fonte di ispirazione principale per i concorrenti, come dimostrato dall’ultima novità introdotta con l’iPhone 16: il pulsante Controllo fotocamera.
Questo nuovo tasto , presentato come un’innovazione per il comparto fotografico, è destinato a diventare uno standard anche per i produttori Android. Il pulsante è realizzato in cristallo zaffiro, con un anello in acciaio inossidabile e una serie di sensori capacitivi e di forza che permettono di rilevare diversi livelli di pressione e gesti tattili. Queste caratteristiche lo rendono versatile per funzioni legate alla fotocamera, come la regolazione dello zoom, la messa a fuoco e l’avvio della registrazione video.
Anche se Apple non è il primo produttore a inserire un pulsante dedicato alla fotocamera – Sony lo utilizza da tempo – il suo approccio avanzato ha già influenzato altri produttori. Il presidente di Nubia, Ni Fei, ha confermato che il prossimo smartphone Nubia Z70 Ultra introdurrà un tasto simile, con funzionalità avanzate. Altri brand come OPPO sembrano seguire la stessa strada, con voci che indicano l’adozione di un pulsante rapido per la fotocamera nella serie Find X8. L’effetto Apple, quindi, continua a modellare il mercato.