L’aumento delle ricerche online, unite allo shopping sul web, hanno fatto sì che il numero di truffe verso i cittadini sia cresciuto di parecchio.
Esistono diversi modi in cui i malintenzionati possono truffare le persone, tuttavia le motivazioni sono sempre le stesse: ovvero estorcere informazioni personali e denaro ai poveri malcapitati.
La Polizia Postale mette sempre in guardia i cittadini e consiglia caldamente di evitare di aprire e rispondere a e-mail o SMS sospetti o che provengano da sconosciuti.
Uno dei terreni fertili di queste truffe sono proprio le applicazioni e i social, veicolo fondamentale attraverso cui i truffatori contattano le proprie vittime.
Tra le applicazioni coinvolte purtroppo rientrano anche le piattaforme per la messaggistica istantanea, come WhatsApp e Telegram.
Uno dei metodi prediletti dai truffatori per ingannare le vittime su WhatsApp, prende il nome di Smishing affettivo.
Si tratta di una tecnica molto utilizzata, poiché sfrutta una debolezza umana, ovvero il legame emotivo.
Chi utilizza lo Smishing affettivo, invia dei falsi messaggi su queste piattaforme fingendosi un parente, o un amico, insomma una persona cara.
Quindi, fingendosi un figlio, un amico, un genitore, o altro, inviano questi messaggi scrivendo di essere in difficoltà per quel per qualche motivo e chiedendo una somma di denaro.
Questi SMS sono difficili da riconoscere come falsi, soprattutto dalle persone più anziane, poiché possono essere davvero molto realistici, e soprattutto perché sfruttano le emozioni e l’impulso istintivo delle persone.
In questo modo è davvero molto semplice estorcere del denaro a un parente, o un amico ansioso di aiutare il proprio caro.
Ecco perché bisogna sempre fare estremamente attenzione a tutti i messaggi che arrivano da numeri sconosciuti, anche se si fingono vostri conoscenti.cercare sempre di contattare prima il proprio caro, prima di rispondere a qualsiasi messaggio, ed eventualmente segnalare e bloccare il numero.