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Geely: fabbrica di auto elettriche in Europa?

La casa automobilistica Geely sta pensando di aprire uno stabilimento da dedicare alla produzione delle sue vetture sul territorio europeo. La notizia sembrerebbe essere trapelata in occasione di un’intervista fatta vicepresidente Li Chuanhai.

Non a caso, infatti, il vicepresidente della Geely Auto Group avrebbe dichiarato che quello di costruire uno stabilimento in Europa è sì un’ipotesi ma sono tante le possibilità che sono ancora attualmente in gioco. A tal proposito però maggiore speranza dà la dichiarazione del CEO della Lynk & Co per l’Europa che ha affermato che la casa automobilistica cinese starebbe cercando delle sedi in territorio europeo.

Geely: nuovo stabilimento in Europa

La casa automobilistica Geely probabilmente deciderà di aprire uno stabilimento in Europa da dedicare alla produzione delle sue auto elettriche. Non dimentichiamo che stiamo parlando di un brand ormai affermato sul territorio cinese ma non solo. Il motivo che probabilmente sta spingendo la società cinese ad aprire una fabbrica

sul territorio europeo è legata direttamente ai dazi. Non a caso, infatti, l’apertura di uno o più stabilimenti in Europa significherebbe non dover pagare le tasse di esportazione.

Secondo quanto diffuso finora, sono attualmente in corso colloqui tra Geely e il nuovo governo polacco per la realizzazione di uno stabilimento congiunto di veicoli a propulsione elettrica nel Paese. Chiaramente, vista la diffusione delle auto elettriche sul mercato, Geely non è l’unico marchio cinese che punta all’apertura di stabilimenti da destinare alla produzione di veicoli nel vecchio continente.

La casa automobilistica cinese Geely aprirà dunque uno stabilimento in Europa cosi da aggirare gli extra dazi imposti dall’Unione sulle vetture made in China? Staremo a vedere quali saranno le mosse del gruppo e le notizie che la società cinese deciderà di diffondere. Non dimentichiamo che attualmente l’imposizione dei dazi per l’esportazione delle vetture rappresenta un grande problema per l’intero mercato automobilistico.

 

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Pubblicato da
Valentina Acri