L'uso dei dati personali degli utenti da parte di Meta per le sue AI torna a far parlare di sé, e nel Regno Unito sta per diventare realtà.

Meta ha annunciato che riprenderà ad addestrare i suoi modelli di intelligenza artificiale utilizzando i post pubblici degli utenti nel Regno Unito, provenienti dalle piattaforme Facebook e Instagram. Questa iniziativa, sospesa diversi mesi fa a causa delle pressioni del governo britannico, è stata bloccata in attesa di chiarimenti sulle modalità con cui Meta avrebbe potuto ottenere il consenso degli utenti coinvolti. Le preoccupazioni delle autorità riguardavano in particolare la protezione della privacy e la trasparenza nei confronti degli utenti.

 

L’utilizzo dei dati personali da parte di Meta

Analoghe pressioni sono arrivate dalla Data Protection Commission (DPC) irlandese, l’ente regolatore responsabile per Meta nell’intera Unione Europea. Attualmente, l’iniziativa è sospesa anche in Europa e non ci sono indicazioni che suggeriscano una ripresa a breve. Anche altri paesi, come il Brasile, hanno sollevato obiezioni simili, dimostrando come il dibattito sulla privacy e l’uso dei dati personali sia ormai una questione globale.

Nel suo post ufficiale, Meta ha spiegato che la raccolta dei contenuti pubblicati dagli utenti britannici inizierà nei prossimi mesi. La società ha cercato di presentare l’iniziativa in modo positivo, sostenendo che l’utilizzo dei dati permetterà di sviluppare più rapidamente i servizi di intelligenza artificiale nel Regno Unito, migliorando la rappresentazione della cultura, della storia e del linguaggio locale. Meta ha inoltre dichiarato di aver incorporato i feedback ricevuti dalle autorità britanniche, assicurando che i dati raccolti riguarderanno esclusivamente utenti maggiorenni e post pubblici, escludendo quindi i messaggi privati.

I dati che saranno raccolti includeranno post, commenti, foto e didascalie. A partire dalla prossima settimana, gli utenti di Facebook e Instagram nel Regno Unito riceveranno una notifica in-app che li informerà dell’iniziativa e delle modalità per rifiutare la partecipazione. Tuttavia, il processo di opt-out risulta essere più complicato del previsto, richiedendo la compilazione di un modulo. Grazie alle richieste delle autorità, Meta ha “semplificato” la procedura, anche se la società stessa ammette che rimane piuttosto macchinosa. Chi si è già opposto in passato, comunque, non sarà ricontattato.

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