La tensione tra Stellantis e i concessionari americani è alle stelle. In una lettera aperta, l’associazione dei dealer statunitensi ha accusato il CEO Carlos Tavares di aver preso decisioni “sconsiderate” e dannose per il lungo termine. I marchi Jeep, Ram, Dodge e Chrysler stanno perdendo terreno sul mercato. La loro quota si è addirittura quasi dimezzata. I concessionari denunciano che le scelte del CEO, pur aumentando i profitti lo scorso anno, hanno portato a un “rapido degrado” dei marchi americani del gruppo.
Per loro, il taglio dei prezzi e gli incentivi non sono abbastanza. Gli stock non si svuotano e il rischio è di trasformare le concessionarie in “cimiteri di auto invendute”. Hanno chiesto più fondi per smaltire l’inventario e rilanciare i marchi. Vogliono puntare a modelli che gli americani possano davvero acquistare. Hanno inoltre ricordato di aver avvertito dell’attuale situazione già due anni fa, ma non ottennero risposta e questi sono i risultati. Dunque, Tavares sta davvero guidando l’azienda verso un futuro migliore e più solido?
Stellantis non ha ignorato le accuse, ma ha preferito sdrammatizzare
Sul fronte degli investimenti, Stellantis ha annunciato 406 milioni di dollari destinati a tre stabilimenti in Michigan. Questo denaro servirà a riorganizzare le linee di produzione per i modelli Ram 1500 e Jeep Wagoneer elettrificato, insieme a nuovi impianti per i motori. Ma basterà questo per rassicurare i concessionari o continueranno a temere per il futuro dei marchi americani del gruppo? Stellantis sembra fiduciosa, ma il malcontento non si dissolve facilmente.