Il traffico caotico delle grandi città è una sfida quotidiana per tutti. Come affrontarlo in modo ecologico? La risposta è con la City Transformer CT-2. Si tratta di quadriciclo elettrico progettato da una startup israeliana molto particolare. A differenza di altri modelli possiede più agilità e flessibilità. Ma cosa rende questo veicolo davvero speciale?
Il quadriciclo CT-2 è dotato di un telaio innovativo che permette di modificare la larghezza della carreggiata con un semplice tocco. Il bello è che tale modifica può essere attuata anche mentre si è in movimento. In modalità “City”, la larghezza si riduce a meno di un metro. Questa dimensione è perfetta per affrontare il traffico o parcheggiare negli spazi più stretti. Un sogno. La modalità “Performance”, invece, porta la larghezza a 1,3 metri. In tal modo aumenta la stabilità alle velocità più elevate. Con una lunghezza di 2,5 metri e un peso a vuoto di 450 kg, il quadriciclo CT-2 è il veicolo perfetto per chi odia il traffico e si sposta molto in città. La capacità di carico, che può arrivare a 500 l, lo rende inoltre pratico. La dimensione è abbastanza anche per trasportare grandi oggetti
Ma questo piccolo veicolo riesce anche a garantire prestazioni adeguate? Il quadriciclo City Transformer CT-2 ha due motori sulle ruote posteriori. La potenza di picco è di 22 kW. La velocità massima è invece limitata a 40 km/h in modalità “City”, mentre in “Performance” può raggiungere anche i 90 km/h. L’autonomia dichiarata pare sia di ben 180 km, niente male per un quadriciclo così mini. Viene però ridotta a 120 km se si attiva il climatizzatore. Il veicolo, poi, si ricarica in 4 ore e 30 minuti. Come? Utilizzando una normale presa domestica, il ché fa sì che sia sempre pronto all’uso e non ci sia bisogno di cercare centraline. Veniamo al dunque: quanto costa questo piccolo quadriciclo? La vettura parte da 16.000 euro, con un deposito rimborsabile di 150 euro se la si preordina. Dovrebbe iniziare ad essere prodotta tra due anni circa, in collaborazione con aziende partner tra cui l’italiana Cecomp. Riuscirà il CT-2 a cambiare il futuro della mobilità urbana? Lo vedremo fra qualche anno.