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Google ha iniziato a sperimentare una nuova funzione di ricerca che sembra riprendere alcuni aspetti di “AI Overview“. Questo strumento, introdotto lo scorso anno, forniva un riassunto generato dall’intelligenza artificiale delle informazioni trovate in rete. La prima versione però aveva sollevato diverse critiche. Molti utenti lamentavano l’affidabilità dei risultati e la mancanza di distinzione tra fonti autorevoli e non. Alcuni esempi di consigli inappropriati includevano suggerimenti bizzarri come incollare il formaggio sulla pizza o addirittura mangiare sassi.

Google e la sua nuova tecnologia: criticità sulla trasparenza e affidabilità delle informazioni

La nuova versione, ora in fase di test, è stata definita da Google come una funzione diversa da “AI Overview“. Le somiglianze però sono evidenti. Anche in questo caso, l’intelligenza artificiale produce una sintesi delle informazioni trovate. Un aspetto preoccupante, però, è la mancanza di una chiara indicazione che il contenuto sia generato dall’AI. Nella precedente versione, una dicitura lo specificava, ma ora tale avvertenza appare solo se l’utente esplora ulteriormente cliccando su “Altro”. Questo può creare confusione e rendere difficile distinguere tra contenuti creati artificialmente e quelli scritti da esseri umani.

La trasparenza delle fonti è sempre stata una questione fondamentale nella ricerca online. Con l’avvento delle intelligenze artificiali generative, diventa ancora più fondamentale. In passato, leggere una cosa su internet non è mai stata sinonimo di affidabilità, ma le persone avevano comunque modo di valutare l’attendibilità delle fonti. In questo caso, il pericolo è che la mancanza di chiarezza sulle origini dei contenuti possa minare ulteriormente la fiducia dell’informazione ricavata online.

Ora, questa funzione è disponibile solo in America. Mentre gli italiani dovranno attendere ulteriori aggiornamenti, che si spera rendano più evidente la distinzione tra fonti generate dall’AI e quelle umane. A tal proposito, Google potrebbe apportare modifiche nelle prossime versioni, soprattutto per garantire una maggiore trasparenza nelle ricerche.

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