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Bungie: risarcito un artista per plagio per un’opera di Nerf

Il mondo dei videogiochi al pari di qualsiasi ramo della creatività è sottoposto alle classiche leggi sul copyright e sul diritto d’autore che conosciamo, di conseguenza produrre contenuti originali è necessario dal momento che prendere troppo ispirazione da altri contenuti può far incappare nel pericolo legato al plagio.

Proprio questo è il problema che recentemente ha dovuto affrontare Bungie che ha dovuto risarcire un utente per il plagio di una propria fan art che è stato riconosciuto e ammesso dalla società la quale ha dovuto necessariamente provvedere in senso positivo verso il proprietario intellettuale dell’opera.

 

Il plagio ammesso

L’utente Tofu Rabbit nel 2015 pubblicò una fan art dell’ iconica pistola Asso di Picche, ispirata al personaggio di Cayde-6, quest’ultima è stata riprodotta troppo fedelmente da Nerf e il creatore dell’immagine ha pubblicato sul web una lamentela con tanto di confronto diretto al quale Bungie non è rimasta indifferente e che a seguito di una rapida indagine l’ha portata a risarcire con una compensazione economica l’autore riconoscendone il lavoro.

Si tratta di una presa di posizione abbastanza evidente e positiva da parte dell’azienda che mette in luce la sua volontà di tutelare il diritto d’autore in tutte le sue forme riconoscendo i meriti ai creatori di contenuti originali, probabilmente si è trattato anche  di una scelta legata anche la propria immagine onde evitare un danno mediatico che potesse compromettere la popolarità della società.

Nonostante tutto viene da dire che tutto è bene ciò che finisce bene dal momento che entrambe le parti sono rimaste soddisfatte e si è potuto evitare di procedere con una diatriba legale che avrebbe richiesto probabilmente tantissimo tempo e più risorse di quante ne sono state investite per procedere a una risoluzione bonaria del contenzioso tra le due parti, probabilmente la società a preso la decisione migliore sia per i propri interessi che per quelli dell’autore.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve