Le dichiarazioni di Jensen Huang fanno parte di un contesto molto più ampio caratterizzato dall’evoluzione della computer grafica insieme a quella dei videogiochi. La stessa NVIDIA sta sviluppando tecniche di upscaling, con la sua tecnologia DLSS. Le nuove modalità si basano sull’intelligenza artificiale e che lavorano per migliorare la qualità delle immagini. Inoltre, intervengono anche per aumentare il frame rate nei videogiochi. Ci sono però molti dubbi riguardo la diffusione dell’intelligenza artificiale.
Alcuni giocatori temono che le nuove tecnologie possano si ottenere prestazioni migliori, ma creando una differenza massiccia tra gli utenti. Nello specifico, potrebbe verificarsi una frattura
tra coloro che possiedono un hardware che supporta le nuove funzionalità AI e chi invece non le hanno. Un caso emblematico in tal senso è il gioco “Remnant II”. Quest’ultimo presenta come requisito di sistema il DLSS. È importante considerare che si tratta solo di un caso isolato.Tale direzione è piuttosto comune a molte aziende. Non si tratta, infatti, solo di NVIDIA. A tal proposito, Microsoft ha proposto la sua funzione Auto Super Resolution utilizza l’intelligenza artificiale per l’upscaling per i giochi. Intel, invece, offre la sua tecnologia upscalling XeSS con l’AI, in una versione compatibile con schede grafiche di diversi produttori. Infine, AMD ha dichiarato che la sua tecnologia FSR presto incorporerà anche l’intelligenza artificiale.
Dunque, la dichiarazione del CEO di NVIDIA risulta mostrare uno scenario che si sta concretizzando sempre di più. Nonostante le preoccupazioni emerse, l’unione tra computer grafica e AI sembra essere un’innovazione naturale per l’intero settore.