Auto endotermiche addio nel 2035: la Lega si opponeLa modifica degli obiettivi delle emissioni CO2 in vista del 2025 sembra non mettere tutti d’accordo. Se da una parte l’Unione Europea ha preso una decisione piuttosto netta e chiara, dall’altra sembrerebbero esserci alcuni malcontenti tra i costruttori di automobili. Tra le case automobilistiche, infatti, Stellantis ha le idee del tutto chiare.

Secondo quanto diffuso, la stessa Stellantis è contraria al fatto che l’Unione Europea possa in qualche modo ritardare gli obiettivi sulle emissioni di CO2 che entreranno in vigore a partire dal 2025. A sottolineare la posizione della casa automobilistica è stato lo stesso Carlos Tavares, CEO di Stellantis.

Stellantis: no al rinvio degli obiettivi delle emissioni di CO2

La contrarietà della casa automobilistica Stellantis arriva in seguito alla proposta di ACEA di rinviare gli obiettivi UE delle emissioni di CO2 del 2025. Il motivo sembra essere legato alla volontà di evitare che i costruttori possano trovarsi a dover pagare delle multe per la violazione degli obblighi a causa delle scarse vendite delle vetture elettriche.

A tal proposito, lo stesso Carlos Tavares ha ribadito che la sua casa automobilistica è a lavoro da tempo per sviluppare auto elettriche richieste, ritenendo inopportuno un cambio degli obiettivi proprio adesso.

“Tutti conoscono le regole da molto tempo e hanno avuto modo di prepararsi, quindi ora è il momento di correre per rispettare questi obiettivi”, queste le parole del CEO di Stellantis, Carlos Tavares.

Non dimentichiamo che l’avvio da parte della casa automobilistica di un’importante produzione di auto elettriche e la progettazione di apposite strategie future per un mercato sostenibile conferma la volontà del brand di rispettare gli obiettivi imposti. Non sono pochi, infatti, gli investimenti che la società con a capo Tavares punta a fare in materia di mobilità sostenibile.

Ricordiamo che le normative dell’Unione Europea impongono alle aziende costruttrici di ridurre le emissioni di CO2 a una media di 95 grammi per chilometro entro il 2025, rispetto ai 106,6 grammi per chilometro del 2023.

 

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