Il sistema adottato da Google è parte della Coalition for Content Provenance and Authenticity(C2PA). Ovvero un gruppo impegnato nella questione relativa ai contenuti visivi generati dall’intelligenza artificiale.
L’opzione a cui sta lavorando l’azienda di Mountain View è stata denominata “about this image” e metterà a disposizione degli utenti una serie di dettagli utili sull’origine delle immagini. Le informazioni riguardano sia il livello hardware che quello software. Ciò permette di ideare una traccia digitale del tutto verificabile. Si tratta di una strategia importante per garantire agli utenti una maggiore trasparenza
.Lo standard ha ricevuto già il sostegno di altre aziende come Intel, OpenAI, Amazon e Microsoft. Al momento però la sua adozione è lenta. La scelta di Google di introdurlo nel suo sistema però potrebbe rappresentare la spinta decisiva per l’adozione di questa tecnologia.
Questo sembra essere però solo il primo passo. Google ha dichiarato che intende introdurre i metadati di C2PA nei propri sistemi pubblicitari. Secondo quanto dichiarato da Richardson l’obiettivo dell’azienda di Mountain View è quello di incrementare l’uso di tale sistema. A tal proposito, si sta procedendo per trasmettere le informazioni C2PA anche agli spettatori su YouTube. In questo caso, si fa riferimento a contenuti che sono stati catturati con una fotocamera.
Sono interventi utili considerando l’evoluzione massiccia dell’intelligenza artificiale nel settore della tecnologia. Con tali modalità Google intende supportare i suoi utenti nel riconoscimento dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale.