Sembra che sia stata confermata l’apertura alla “neutralità tecnologica” relativa alla transizione ecologica per il settore auto. Ciò è derivato da alcune lettere inviate da Ursula von der Leyen (presidente della Commissione europea) ai neo commissari. Nella missiva viene raccomandato di garantire un approccio neutrale. Ciò sia per il settore ambientale che per quello tecnologico. In particolare, si fa riferimento a veicoli commerciali ed auto, con maggiore enfasi sugli e-fuel. Quest’ultimi infatti sembrano detenere un ruolo centrale nella questione della transizione ecologica.
Nuovi dettagli per la transizione ecologica nel settore auto
La presidente ha evidenziato l’importanza di tale approccio. La neutralità climatica è un obiettivo fondamentale da raggiungere entro il 2035. Secondo Von der Leyen ciò genera prevedibilità. Dettaglio che vale sia per i costruttori di auto che per gli investitori. A tal proposito, si richiede a Hoekstra di garantire tale approccio. In quest’ultimo vengono inclusi anche i carburanti sintetici. Ciò viene richiesto con un emendamento relativo al regolamento per gli standard di emissioni di CO2.
E non è tutto. Von der Leyen ha richiesto anche un nuovo piano d’azione per le industrie che possa essere comunitario per l’intero settore.
Considerando il contesto attuale per il mercato automobilistico e l’importanza riservata alla transizione ecologica è importante considerare il ruolo riservato alla neutralità tecnologica. Quest’ultima emerge come un tema ricorrente in molte lettere inviate, anche quelle indirizzate ad altri commissari. Quest’ultime contengono anche richieste relative alle politiche industriali. Lo scopo di tali nuove possibili strategie riguarda l’impegno verso tecnologie pulite.
La decarbonizzazione è ormai un punto focale per il settore automobilistico. La transizione ecologica punta a realizzare un’economia circolare che possa condurre ad un’industria più green ed attenta all’ambiente. Come è noto, l’obiettivo finale è quello di raggiungere la completa elettrificazione entro il 2035. Anche se in molti sono scettici riguardo a tale prospettiva, sono molte le aziende automobilistiche che stanno adeguando la loro produzione a tale richiesta.