Dopo l’esaurimento in poche ore dei fondi destinati alle auto elettriche, il dibattito sugli incentivi si è inevitabilmente riacceso. Le associazioni di categoria hanno chiesto al Governo di liberare i 240 milioni di euro ancora disponibili per l’anno 2024. Al momento però non ci sono novità. Nonostante la fine dei fondi per le vetture full electric, restano disponibili gli incentivi per altre categorie. Parliamo delle Plug-in e delle Euro 6. Secondo i dati del sito ufficiale dell’Ecobonus, ci sono ancora 84 milioni di euro per le vetture PHEV (21-60 g/km di CO2) e circa 68 milioni per le Euro 6 (61-135 g/km di CO2). Anche i fondi per l’installazione di impianti GPL o metano, così come quelli destinati a taxi e NCC, sono ancora attivi. Ma quanto dureranno ancora queste risorse?
Chi desidera approfittare degli incentivi per le vetture Plug-in o Euro 6 deve seguire alcune regole precise. Per le PHEV con emissioni tra 21 e 60 g/km di CO2, si prevede un incentivo fino a 8.000 euro con la rottamazione di un’auto fino a Euro 2. Per chi rientra nei parametri ISEE
sotto i 30.000 euro, è possibile ottenere ulteriori agevolazioni. In tal caso il contributo massimo è di 10.000 euro. Le Euro 6, invece, possono beneficiare di incentivi ridotti. Quali? Fino a 3.000 euro con la rottamazione di veicoli più inquinanti, ma senza bonus in caso di assenza di rottamazione.Quanto è giusto puntare ancora su queste categorie, quando l’interesse verso l’elettrico è così alto? Il fondo per le auto elettriche è stato consumato in appena 10 ore. Un segno che rende palese l’interesse per le vetture a zero emissioni. Eppure, senza nuovi fondi, molti privati potrebbero rimanere tagliati fuori dagli incentivi. Per questo motivo, le associazioni di settore chiedono con forza al Governo di anticipare l’accesso ai fondi residui. I prossimi sono mesi cruciali per il mercato. Riuscirà l’Italia a mantenere il passo nella transizione verso l’elettrico? I fondi limitati finiranno per rallentare ancor di più questo processo?