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L’IA affrontata come il cambiamento climatico: la proposta dell’ONU

In un rapporto pubblicato oggi, le Nazioni Unite hanno lanciato un piano ambizioso per affrontare le sfide e le opportunità legate all’intelligenza artificiale (IA) su scala globale, sottolineando l’importanza di un approccio serio e coordinato. L’organizzazione internazionale propone di trattare l’IA con la stessa urgenza e attenzione riservate al cambiamento climatico, suggerendo la creazione di un organismo di supervisione simile all’Intergovernmental Panel on Climate Change.

 

L’urgenza di affrontare la questione IA dell’ONU

Il documento, redatto dall’High Level Advisory Body on AI del Segretario Generale, raccomanda l’istituzione di un ente dedicato alla raccolta di informazioni aggiornate sull’IA e sui rischi ad essa associati. Tra le principali raccomandazioni emerge la necessità di avviare un dialogo rinnovato tra i 193 stati membri dell’ONU, affinché possano coordinare le loro azioni e affrontare insieme i potenziali pericoli derivanti dall’IA.

Un elemento cruciale del rapporto è l’enfasi sull’empowerment dei paesi in via di sviluppo, affinché possano trarre vantaggio da queste tecnologie e partecipare attivamente alla loro governance. Le proposte includono la creazione di un fondo per sostenere progetti in queste regioni, lo sviluppo di standard per la condivisione dei dati e la fornitura di risorse formative. Inoltre, si prevede l’istituzione di un ufficio dedicato all’interno delle Nazioni Unite per coordinare questi sforzi.

Alondra Nelson, membro dell’organo consultivo dell’ONU, ha evidenziato il consenso emergente nella comunità internazionale riguardo ai rischi e alle opportunità presentati dall’IA. Le preoccupazioni immediate includono la diffusione automatizzata di disinformazione, la creazione di contenuti deepfake, la possibile sostituzione di posti di lavoro e l’amplificazione dei pregiudizi algoritmici nella società.

Questa proposta arriva in un contesto di crescente competizione tra le grandi potenze, in particolare Stati Uniti e Cina, per la leadership in una tecnologia dalle significative implicazioni economiche, scientifiche e militari. Il rapporto si propone di costruire un consenso tra gli stati membri, ponendo al centro della governance dell’IA i diritti umani. Chris Russell, professore dell’Università di Oxford, ha osservato che fondare la discussione sui diritti umani rappresenta un approccio convincente, offrendo una base solida nel diritto internazionale.

 

La stretta connessione tra intelligenza artificiale e crisi climatica

È importante notare che la connessione tra IA e cambiamento climatico non è solo una questione di pari urgenza; ci sono legami diretti, poiché l’IA può avere anche un impatto ambientale significativo. Sasha Luccioni, ricercatrice canadese e riconosciuta tra le 100 persone più influenti nel mondo dell’IA nel 2024 dalla rivista Time, ha lanciato l’allerta su questo aspetto preoccupante.

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Pubblicato da
Margherita Zichella